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Decoro commerciale, critiche dalla Lega

Venerdì, 04 Maggio 2018

(Rimini) Col voto favorevole della maggioranza (20 i voti favorevoli, 3 quelli contrari, 4 le astensioni) il Consiglio comunale ha approvato nella seduta di ieri sera il nuovo regolamento comunale per la valorizzazione dell'offerta commerciale sul territorio del comune di Rimini.(Rimini) Col voto favorevole della maggioranza (20 i voti favorevoli, 3 quelli contrari, 4 le astensioni) il Consiglio comunale ha approvato nella seduta di ieri sera il nuovo regolamento comunale per la valorizzazione dell'offerta commerciale sul territorio del comune di Rimini.
"Si tratta di un tema importante e allo stesso tempo delicato – ha detto l'assessore alle Attività commerciali Jamil Sadegholvaad presentando la proposta al consiglio – . Il tema del decoro, della gradevolezza estetica, del passaggio non ostacolato da oggetti e espositori, è fondamentale perché contribuisce alla complessiva offerta turistica di una città come la nostra, che sta investendo tantissimo nella riqualificazione urbana e ambientale. La qualità e l'impatto dell'offerta commerciale è un elemento che rientra nello stesso puzzle. Il tema di una regolamentazione dunque ci sta tutto, sollevato oltretutto negli ultimi anni da più parti e frutto di tanti incontri con le categorie”.Per Sadegholvaad “il Regolamento infatti persegue la finalità di migliorare la qualità urbana e il valore turistico della città intervenendo sulle modalità di esercizio delle attività commerciali in linea con la recente regolamentazione degli arredi e dei dehors nel centro storico. Tra gli obiettivi qualificanti la rimozione di quei fenomeni di degrado derivanti da un consumo disordinato degli spazi destinati alle attività economiche, specie nelle zone pregiate della città”.Nel breve periodo, “ovvero già nella stagione estiva entrante (il Regolamento sarà esecutivo tra un mese) vogliamo soprattutto ottenere l'interruzione di alcuni comportamenti considerati incompatibili con i livelli desiderati di qualità urbana, ambientale e commerciale, migliorando l'immagine complessiva della città. In questa fase il Regolamento si è limitato a disciplinare l'esistente, mirando a non imporre oneri di adeguamento agli operatori (ad esempio per l'acquisto di materiali), ma l'obiettivo di più vasto respiro è di creare un quadro di riferimento flessibile e funzionale per i futuri interventi di riqualificazione delle diverse zone commerciali, analoghi a quello effettuato nei confronti dei pubblici esercizi del Centro Storico, e aperti alla concertazione con i settori privati. In questo senso il Regolamento nasce con l'espressa ambizione di essere progressivamente arricchito attraverso la predisposizione di "Progetti d'Area" integrati con la programmazione dei lavori di riqualificazione di zone urbane”.
Molto critica sul regolamento è la Lega. ““Dopo il pastrocchio dell’ultima sessione dedicata al bilancio è stata la volta del nuovo regolamento per le attività commerciali, volto a difendere, solo nelle intenzioni, il decoro del nostro lungomare”, sottolinea il consigliere Matteo Zoccarato che ieri sera, nel corso del consiglio comunale, ha dato battaglia contro “l’inadeguatezza e soprattutto l’inefficacia di buona parte degli strumenti dissuasori contenuti in questo provvedimento che, a conti fatti, finirà per ostruire esclusivamente la legittima attività dei più onesti”. Il leghista punto il dito contro “i metodi di esposizione della maggior parte delle attività gestite da stranieri ed extracomunitari” che “in barba al decoro urbano, potranno continuare a occupare vaste aree di suolo pubblico con tavoli e banconi di dimensioni pari a 3X3 perché in regola con le disposizioni contenute nel nuovo regolamento cittadino. Non lo saranno invece i tabaccai o i negozianti con più di due espositori esibiti all’esterno del proprio esercizio e che vedranno ridotta la propria offerta commerciale”Inefficace “anche il dispositivo di deroga – spiega Zoccarato – perché se è vero che sarà possibile, per un commerciante, aumentare il numero degli ‘stand’ purché rispetti la quota del 45% del suolo pubblico a suo carico, è anche vero che l’effetto di questa norma sarà prima di tutto quello di incentivare i concorrenti extracomunitari a sfruttare al limite il proprio spazio espositivo minacciando così la passeggiata sul lungomare”. Per Zoccarato, infine, il regolamento arriva “ai supplementari di una stagione in corso con imprenditori che hanno già investito perché ignari della scure che il Comune avrebbe inflitto alle loro attività”.


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