LUPI E LETTA A RIMINI HANNO SPIEGATO LA CRISI, OVVERO QUANDO IL POLITICO PERDE IL RAPPORTO CON LA REALTA'
Al Novelli di Rimini per il dibattito-show il sindaco Gnassi, il presidente Vitali, il segretario Petitti, i monsignori Lambiasi e De Nicolò Tra approfondimento politico e show d'intrattenimento l'incontro che ha visto protagonisti Maurizio Lupi (Pdl) ed Enrico Letta (Pd), fondatori del Gruppo interparlamentare per la sussidiarietà, ieri al teatro Novelli di Rimini.
I due parlamentari, hanno saputo infatti sviscerare il tema spinoso della crisi politica (“ben più grave di quella del 92 – 93”, ha fatto notare a un certo punto Letta) a al contempo non si sono risparmiati lasciandosi andare ad aneddoti legati alle loro carriere nei due schieramenti opposti, ma anche a quelli di una amicizia nata fianco a fianco nell'esperienza trasversale dell'Intergruppo che non è nuovo a Rimini. Dello scorso agosto infatti il discorso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Meeting nell'ambito dell'incontro promosso proprio dall'Intergruppo.
“La crisi – ha detto Letta – è arrivata nel momento in cui la politica ha perso il rapporto con le politiche, ovvero con la concretezza dei temi. La politica e il ruolo del politico sono più veri se il politico vive fino in fondo la dimensione della vita normale. Se non vivi così le priorità che ti dai sono incomplete. Alla crisi della politica hanno contribuito anche gli scandali, che hanno assunto un livello molto più alto di quello di guardia (e ci ha fatto cpaire che non abbiamo gli anticorpi per sopportarlo), e dal fatto che la tecnologia non fatto con la politica quello che ha fatto con l'economia e la finanza, non ha abbattuto le frontiere”.
Istituzionale la prima fila con il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, il segretario provinciale del Pd, Emma Petitti, e ben due vescovi, sua eccellenza monsignor Francesco Lambiasi e il vescovo emerito Mariano De Nicolò. La serata si è conclusa con un'intervista doppia in stile “Le Iene”. “Dentro l'esperienza dell'Intergruppo – ha sottolineato Letta - per la prima volta dei parlamentari di schieramenti diversi hanno fatto un lavoro comune. Il 5 per mille, ma anche altre leggi, sono frutto di quel lavoro”. Ha aggiunto Lupi: “Quando abbiamo iniziato non lo abbiamo fatto per scrivere delle leggi (anche se poi sono venute), ma per un giudizio comune su un fatto, per un giudizio comune sulla sussidiarietà”.
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