Nel discorso che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto oggi al Senato non c’è stato alcun accenno al turismo. Non è un silenzio paragonabile agli altri (non si può dire tutto) perché nel contratto di governo sottoscritto da Movimento 5 Stelle e Lega al turismo sono dedicate quasi tre pagine delle 57 complessive.
Un capitolo che si apre con queste affermazioni tese ad affermare l’improtanza strategica del settore: “L'Italia è una nazione a vocazione turistica grazie al patrimonio storico, culturale, paesaggistico e naturale e ad eccellenze quali, ad esempio, l'enogastronomia, la moda, il design, unici al mondo. Il Turismo vale attualmente il 12% del PIL e il 14% dell’occupazione. Può valere molto di più e diventare uno dei settori cardine per l’attivazione del volano della nostra economia”
Nel contratto, soprattutto, era contenuta l’affermazione che un settore come il turismo non può fare a meno di un Ministro (con portafoglio) dedicato all’industria delle vacanze. Nell’attuale governo la delega al turismo è in mano al Ministro dei Beni Culturali, così come era nei governi precedenti. Al momento quindi nessuna novità.
È vero che nel contratto c’è scritto che la formazione del Ministero del Turismo sarà un processo graduale, però non si può non notare che nelle dichiarazioni programmatiche di Conte non ce n’è alcun accenno.
Il contratto di governo così recitava: “La nuova struttura ministeriale non dovrà avere un impatto economico negativo per le casse statali, pertanto verranno individuati due passaggi formali fondamentali che si svolgeranno nel tempo della legislatura: un’iniziale scorporazione delle competenze turistiche fuori dal MiBACT per ricollocarle in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sotto forma di Dipartimento. Successivamente, attraverso passaggi legislativi graduali e oculati rispetto alle competenze regionali, ma soprattutto con un lavoro costante sulla riorganizzazione delle risorse finanziarie dedicate al turismo (attraverso tutti gli interventi elencati di seguito), si potrebbe creare il Ministero con Portafoglio dedicato al turismo”.