(Rimini) “Non è un tema da affrontare alla riminese”. Così il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, risponde a una domanda sul futuro del teatro Novelli, nel corso della conferenza stampa a margine della presentazione delle iniziative per la riapertura del teatro Galli, tra un mese esatto.
Che ne sarà del vecchio Novelli? E’ presto dirlo, ma la polemica si è accesa sui social, tra chi racconta di altissimi condomini e chi delinea l’immagine di un parcheggio. “Voglio dire - si spiega meglio il sindaco, in genere orgoglioso della sua riminesità - che il tema va affrontato senza buttarla là, anche se questo balletto è già iniziato”. Invece, si farà una riflessione, assicura Gnassi, “partecipata, di come quell’area s’inserisce nella città”. E, di qualsiasi cosa si tratterà, le domande a cui si risponderà chi avrà il compito di programmare saranno: “come sta in piedi? chi lo fa? chi lo gestisce? Sarà una riflessione sulla Rimini di oggi, con i suoi quattro motori culturali. Io non sfuggirò, ma sarà un dibattito appropriato”. Alla fine Gnassi in ogni caso lancia una suggestione. “Oggi i teatri sono anche delle officine culturali, delle arti, dei mestieri”.
Novelli, quale futuro? Gnassi: non facciamo solite cose alla riminese
Venerdì, 28 Settembre 2018
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