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L’economia romagnola cresce

Lunedì, 01 Ottobre 2018

(Rimini) Tendenza alla crescita con risultati positivi in settori produttivi importanti. Così si presenta il territorio romagnolo nei i dati preconsuntivi del 2018 curati dall'Osservatorio Economico della Camera di commercio della Romagna. Secondo i dati, il sistema produttivo di riferimento della Camera della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini sta registrando performance in terreno positivo nei principali comparti produttivi: in aumento le esportazioni, la produzione industriale; i flussi turistici; in crescita anche il volume d'affari nel settore edile che parte però da una situazione grave e prolungata. Difficoltà si registrano invece per alcuni settori del composito comparto agricolo e per il commercio al dettaglio.
Premesso che la lunga e difficile crisi degli ultimi anni nel nostro Sistema Paese ha determinato una polarizzazione delle performance tra imprese e tra settori, fra gli elementi positivi rilevati vi sono l'aumento delle società di capitale, delle start up innovative e delle esportazioni oltre alla conferma di un buon posizionamento a livello nazionale in termini di valore aggiunto procapite e di qualità della vita. Tra gli aspetti invece più critici vanno invece evidenziate la scarsa redditività e la dinamica dei prestiti bancari che, anche se in miglioramento, resta ancora difficile (soprattutto verso le imprese), così come quella delle sofferenze. Anche il mercato del lavoro pur posizionandosi su livelli decisamente migliori della media nazionale, risente di alcuni gap rispetto alla media regionale sia strutturali che congiunturali. In sintesi, complessivamente per il territorio Romagna, le previsioni Prometeia per l'anno in corso, elaborate a luglio, attestano una crescita del valore aggiunto pari all'1,2%.
"In uno scenario caratterizzato dall'indebolimento degli scambi internazionali e nel quale l'economia degli Stati Uniti si rafforza rispetto a quella dell'area euro, la crescita dell'economia italiana, seppure su ritmi inferiori a quelli degli altri paesi europei, sta proseguendo. Anche il nostro territorio - ha dichiarato il Presidente della Camera di commercio, Fabrizio Moretti - sta seguendo questa tendenza facendo registrare risultati in terreno positivo in settori produttivi importanti. Le esperienze di questi anni hanno dimostrato come le realtà che hanno avuto il coraggio di investire in innovazione, competenza e specializzazione hanno avuto successo. Nonostante la complessità e le incertezze del contesto, questo è quello che devono riuscire a fare sempre di più imprese e istituzioni insieme e con un progetto di futuro che deve essere il più possibile partecipato e condiviso".

Al 30 giugno 2018 sono presenti 88.669 localizzazioni attive (sedi e unità locali) di cui 71.470 sedi di impresa attive; l'imprenditorialità è particolarmente diffusa: 98 imprese attive ogni mille abitanti (91 in Emilia-Romagna, 85 in Italia). Al 31 agosto 2018, i principali settori di attività economica del territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) sono quelli dei servizi (25,7% del totale delle imprese attive), il commercio (24,0%), le costruzioni (14,6%), agricoltura e pesca (12,7%), il turismo (10,5%) e la manifattura (9,2%).
I numeri delineano una realtà imprenditoriale articolata e intraprendente, caratterizzata da importanti specializzazioni e filiere: un mix produttivo composito nel quale alla rilevanza di un solido posizionamento nel settore primario (agricoltura e pesca) e secondario (manifattura) si affianca il ruolo di rilievo del terziario tradizionale (commercio, turismo) e di quello sempre più promettente del terziario avanzato e dei "grandi servizi" (cultura, università, sanità).
Le previsioni di crescita del valore aggiunto (Prometeia) per il 2018 e il 2019 sono pari, rispettivamente, a +1,2% e +1,4%, lievemente inferiori ai dati regionali ma in linea con i dati nazionali, riguardo al 2018, e superiori ai medesimi, con riferimento al 2019.

I dati dei primi otto mesi del 2018 confermano in provincia di Rimini, nel complesso, un andamento in terreno positivo dei settori produttivi importanti dell'economia provinciale. Stabili le imprese attive, buona la performance del comparto manifatturiero con incrementi tendenziali delle variabili congiunturali (produzione, fatturato e ordinativi), rilevante l'incremento dell'export e buon andamento del turismo in termini di flussi. Tra le note negative vanno sottolineate le difficoltà del commercio al dettaglio (soprattutto negli esercizi della piccola e media distribuzione), il livello ancora alto del tasso di disoccupazione e l'elevata incidenza delle sofferenze bancarie. Stabili, invece, i prestiti alle imprese.
Le prospettive per il 2018 e 2019, secondo gli scenari di previsione predisposti da Prometeia (aggiornati a luglio), indicano prospettive di crescita del valore aggiunto provinciale pari all'1,1% per il 2018 e all'1,4% per il 2019.


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