Lo scontro sulla stangata fiscale di marzo è rimandato a venerdì. Questa mattina in commissione sull’aumento dell’addizionale Irpef c’è stato il tempo solo di ascoltare l’assessore Gian Luca Brasini e le rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Tutte hanno definito la manovra di Palazzo Garampi iniqua e ingiusta. Isabella Pavolucci, della Cgil, ha denunciato la mancanza di ascolto dei sindacati da parte dell’amministrazione, per far sentire la propria voce i sindacati hanno dovuto chiedere un’audizione. L’inasprimenti dell’Irpef colpisce soprattutto dipendenti e pensionati che da soli garantiscono a Rimini il 74 per cento del gettito. Paola Tadei, della Cisl, ha sostenuto che gli investimenti vanno finanziati in altro modo, magari agendo sull’imposta di soggiorno. Particolarmente duro l’intervento di Giuseppina Morolli, della Uil, sia sulla mancanza di relazioni sindacali (“ci hanno chiamato ieri per un incontro alle21,30!) sia sul merito della manovra fiscale. “Noi l’avevamo detto già a suo tempo che il bilancio presentava punti critici. Ora scopriamo che la gestione del Teatro Galli la facciamo pagare a dipendenti e pensionati che non potranno mai comprare un biglietto per vedere gli spettacoli”. Il riferimento era ai 160 mila euro dell’addizionale Irpef che andranno a finanziare la stagione lirica.
Il dibattito è stato rinviato a venerdì perché questa mattina sono state esaminate e licenziate (favorevole la maggioranza, astenuta l’opposizione) le altre delibere che compongono la manovra. Si è parlato di Tari perché un provvedimento riguarda le riduzioni della tariffa sui rifiuti per le attività produttive, commerciali o di servizi che oltre ad effettuare correttamente la raccolta differenziata, si sono impegnate a predisporre schermature dell’area in cui sono collocati i contenitori dei rifiuti.
Maria Erbetta (Rinascita Civica) ha chiesto a che punto è il bando per l’affidamento del servizio visto che Hera è in proroga dal 2011. Ha anche proposto di fare come a Riccione per chi non paga: ritiro della licenza. Brasini ha risposto che si tratta di un provvedimento “debole” dal punto di vista giuridico e che a Rimini non potrebbe essere applicato. Sul bando, ha replicato che in Atersir sono i comuni di centrodestra ad opporsi. Gennaro Mauro ha ricordato la forte evasione fra i piccoli alberghi e le riduzioni di tariffa, dal 35 al 45 per cento) che il Comune pratica ai grandi operatori come centri commerciali, Ikea, Ieg. L’assessore ha spiegato che gli sconti sono dovuti alle economie che si realizzano andando a raccogliere molto rifiuto in un unico posto.
La seconda misura presa in esame è la modifica al regolamento per l’applicazione del Canone per l'occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (Cosap): in sintesi chi intende fare domanda di occupazione di suolo pubblico dovrà allegare una dichiarazione sostitutiva che attesti di essere in regola con il pagamento della TARI. La verifica del mancato o parziale pagamento della tassa rifiuti da parte degli uffici comporterà il diniego, la sospensione, la revoca della concessione.
Terzo punto riguarda invece la modifica del Regolamento Comunale per la Gestione delle Entrate Tributarie e l’esclusione dalla partecipazione alle procedure d’appalto indette dall’Amministrazione comunale per gli operatori economici che hanno commesso violazioni gravi rispetto agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse il cui accertamento compete al Comune. Nessun operatore economico potrà ottenere l’affidamento di lavori, servizi e forniture, senza la preventiva verifica di questo requisito. Si introducono inoltre incentivi per il personale impiegato nel recupero dell’evasione fiscale, il cui fondo non potrà superare il 5% del maggior gettito accertato e riscosso di Imu e Tari.