(Rimini) “Il bilancio di previsione della provincia di Rimini, per il triennio 2019/2021, è molto distante dal punto di svolta dichiarato recentemente dal presidente Riziero Santi”. Lo sottolineano Renata Tosi, sindaco di Riccione, Mariano Gennari, sindaco di Cattolica, e Vallì Cipriani, sindaco Montefiore Conca. “C'è ancora molta strada da percorrere per arrivare al traguardo prefisso”, sottolineano i tre che parlano di “una programmazione triennale dalle forti lacune, a cominciare dalla necessaria opera di razionalizzazione delle società partecipate”.
Partecipate. “La legge Madia chiede agli Enti di dismettere le partecipate non utili ai fini istituzionali dell'ente o quelle che duplicano un servizio già effettuato da altre. In quest'ottica il percorso di dismissione andrebbe indirizzato a più società, di cui alcune palesemente in conflitto tra loro poiché erogano direttamente un servizio quando l'ente ne dovrebbe solo controllare il corretto svolgimento, è il caso di Pmr e Start Romagna”. Con la razionalizzazione delle partecipate “si renderebbero invece disponibili ulteriori risorse, in parte straordinaria, da impiegare per interventi sulle scuole e sulle manutenzioni stradali per i prossimi anni”.
Relativamente al piano dei lavori pubblici “chiediamo una pianificazione che tenga conto della vulnerabilità sismica e statica degli edifici con una meticolosa programmazione degli investimenti nelle scuole a maggiore rischio del territorio. In questa direzione la dismissione della partecipate aprirebbe un canale di finanziamento per realizzare urgenti interventi di adeguamento sismico in numerosi istituti, primo fra tutti l'Istituto Savioli – Volta, posticipato invece al 2020 nel piano triennale della Provincia. Confidiamo in un'azione politica propositiva della Provincia che tenga convintamente in considerazione tutte le voci delle amministrazioni locali senza alcun preconcetto o colore politico”.