(Rimini) “Riqualificare il lungomare di Rimini con un atto di giunta senza un preventivo coinvolgimento del Consiglio Comunale è un atteggiamento di arroganza e di grave scorrettezza istituzionale”, secondo il Consigliere comunale del centrodestra Gennaro Mauro. Il progetto di riqualificazione del Parco del Mare “ridisegnerà la nostra marittima per i prossimi decenni, sarà la futura cartolina della città, e presentarla con una conferenza stampa senza un confronto con tutte le forze politiche e con i principali attori del comparto turistico alberghiero è un errore imperdonabile. Rimini è di tutti non solo del sindaco Gnassi”.
Creare un “nuovo paesaggio” tra la città e il mare non significa solo “realizzare aree pavimentate in deck di legno, piste ciclabili e aree a verde. Sono interventi il linea di massima condivisibili, ma riteniamo che lo si debba fare tenendo conto dell'impatto sulla mobilità, e sulla riqualificazione dell'arena commerciale dei viali delle Regine. Liberare il traffico dal lungomare per dirottarlo sul viale Regina Margherita prevedendo un aumento dei parcheggi sul tale arteria, significa pregiudicare la riqualificazione del viale.
Abbiamo sempre sostenuto che oltre a ridisegnare il lungomare bisogna intervenire anche sulla passeggiata commerciale prevedendo l'ampliamento del marciapiede dei viali Regina Elena e Margherita eliminando gli stalli per le autovetture. Dal progetto esecutivo approvato, ciò non sarà più possibile almeno a Miramare. Quello che andava realizzato e non si è fatto è un parcheggio interrato sul lungomare Spadazzi. Un errore gravissimo che graverà sullo sviluppo del comparto turistico alberghiero di Rimini Sud, e inciderà sulle attività degli operatori commerciali, alberghieri e balneari di Miramare. Ne è consapevole la stessa maggioranza di centrosinistra, ma la rinuncia dei privati a presentare manifestazioni di interesse, sia per arretrare sul lungomare volumi edilizi presenti sull'arenile che per la realizzazione di nuovi manufatti, ha indotto questa amministrazione a elaborare un progetto di basso profilo. Le stesse manifestazioni di interesse formulate sul tratto Spadazzi sono in attesa di definizione, e adire dei proponenti ci sono ancora parecchie incognite da risolvere”.
Mauro è convinto che “il Parco del Mare così come voluto da Gnassi non decollerà, non sarà facile trovare imprenditori disponibili ad investire milioni di euro, e a Miramare si parte solo perché si rischiano di perdere i 2,8 milioni di euro di finanziamento europeo pur essendo un progetto sbagliato”.