Rimini | Pizzolante (Pdl) sul discorso di Lambiasi: Ora è più evidente che il re è nudo
“Non si è trattato di una intromissione nella sfera politico-istituzionale e se anche lo fosse stata, benvenuta”, dice il parlamentare del Pdl Sergio Pizzolante del discorso del vescovo di Rimini in occasione della ricorrenza del patrono Gaudenzo. “Io laico ringrazio il padre della comunità cattolica riminese. Come papa Ratzinger, monsignor Lambiasi parla, ha parlato, a tutti noi laici e cattolici, credenti e non credenti”.
Di fronte al malessere della gente per il “momento più difficile dell’era moderna e dell’Occidente” “molti pensano che la classe politica sia inadeguata ad affrontare questo passaggio epocale. È così!”, dice Pizzolante. “I problemi sono giganteschi, come mai prima. Chi è adeguato se agisce da solo? I tecnici non stanno dando una grande prova di governo. Lo sarà Grillo? Aspettiamo l’uomo della provvidenza? Si può solo distruggere senza costruire? Lambiasi dice no”.
“Monsignor Lambiasi ha, ancora una volta, dato con generosità, il suo contributo intellettuale di comprensione della realtà, di visione del futuro: Rimini è ferma, è invecchiata, importa costumi e valori che rattrappiscono il suo tessuto sociale, culturale e politico”, dice Pizzolante ricordando anche il discorso alle autorità di due anni fa e quello di 25 anni fa di monsignor Tognini: “Quel che succede nel mondo, a Rimini accade prima”.
“Le feste rave, bagnate dall’alcol, uccidono una identità”, continua Pizzolante. “È la dimostrazione che oggi ciò che succede nel mondo a Rimini accade dopo. E se accade dopo non è nella nostra tradizione migliore, anche quando, bene che vada, accade dopo Friburgo. Noi abbiamo smesso di produrre nuove tradizioni per il nostro futuro. È la nostra capriola della storia. È la metafora di una decadenza, di ciò che accade dopo o non accade mai, le spiagge, il lungomare, la viabilità. O non accade più, la capacità di innovare e di anticipare i tempi”.
E se le parole del vescovo sembrano colpire chi ha in mano il potere, d’altro canto “chi è all’opposizione da decenni ha la responsabilità di non essere stato capace di andare al governo. Le parole di Lambiasi devono interrogare tutti, per il contenuto e per la scelta di pronunciarle. Ora è più evidente che il re è nudo”.