Travolta e uccisa lungo via Marecchiese. La donna, una settantacinquenne riminese, stava attraversando la strada all’altezza del Credit agricole, poco dopo l’una. La aiutava il figlio quarantanovenne, che le stava accanto, quando il furgoncino condotto da un trentaseienne riminese l’ha investita e sbalzato su un’auto parcheggiata lì vicino. La donna ha sfondato il parabrezza con la testa (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).
La banda del buco colpisce a Cerasolo. Rapina a mano armata ieri mattina alla filiale Credit agricole. I banditi sono entrati nella notte praticando un buco sulla parete del retro, poi hanno atteso l’arrivo dei dipendenti al mattino, alle 8,30 circa. Minacciandoli con armi da fuoco, li hanno immobilizzati con delle fascette, mentre hanno costretto il direttore ad aprire la cassaforte. Si sono dileguati nella campagna con un bottino di 70mila euro (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).
Metromare, altra tappa in tribunale. Il Comune di Riccione ha inviato a Provincia, Patrimonio mobilità Rimini e Agenzia mobilità per la Romagna, una diffida per impedire che si parta in ottobre con la fase sperimentale, quella che prevede l’uso di autobus al posto dei mezzi Exquicity, la cui consegna arriverà in ritardo per problematica dell’azienda che li produce. Il comune di Riccione ritiene che questa sostituzione sia irregolare (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).
La Romagna? Una “città” che fattura 39milioni. Il progetto di Federalberghi Rimini, Cisl Romagna, Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, Confcooperative Ravenna e Rimini, Confindustria Forlì-Cesena e Legacoop Romagna è stato presentato ieri in sede Confindustria e coinvolge quattromila aziende e oltre centomila lavoratori. L’obiettivo è quello di coordinarsi attorno a una visione unitaria dello sviluppo del territorio (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).
Come birilli. Puntati e investiti. L’altra notte, dopo una serata al Villa delle rose di Misano, tre ragazzi sono stati investiti alla fermata della navetta che li avrebbe riportati. Un’auto è passata davanti loro, si è fermata ed è ripartita in loro direzione in retromarcia. Sono ricoverati all’ospedale di Riccione, non in gravi condizioni (ilCarlino, Corriere).
“Sono in buona fede”. Ieri l’interrogatorio di garanzia per Clarissa Matrella, trentacinquenne fondatrice ed ex presidente della onlus Butterfly accusata di truffa nei confronti delle donne vittime di violenza. Petrella è agli arresti domiciliari. Quella contro la violenza di genere, ha raccontato al giudice è “una vocazione che nasce dalle mie esperienze personali: non ho mai ingannato nessuna. Proponevo e mi davo da fare per raccogliere prove che potessero rivelarsi utili alla loro causa e i soldi che chiedevo erano per rifarmi delle spese sostenute, far quadrare i conti. Se ho commesso degli errori l’ho fatto in buona fede”, ha detto (ilCarlino, Corriere).