(Rimini) A New York per tagliare il traguardo della maratona e tornare ad affrontare la vita a viso aperto. E’ con questo spirito che il San Patrignano Running Team prenderà parte anche quest’anno alla Maratona di New York. Domenica 3 novembre saranno dieci gli atleti della squadra della comunità di recupero che grazie agli sponsor Kappa e Cimberio, parteciperanno alla maratona più famosa del mondo per dimostrare che insieme, con disciplina e impegno, è possibile raggiungere qualsiasi obiettivo.
Non a caso il progetto si chiama “Oltre il traguardo”, a simboleggiare quanto questa partecipazione vada ben aldilà della semplice volontà di partecipare e portare a termine la gara. La corsa è una fedele metafora della Comunità, dove il percorso è fatto di tanta fatica e momenti di difficoltà, ma anche di molte soddisfazioni come il superamento dei propri limiti. Una sfida entusiasmante ma complessa perché i ragazzi di San Patrignano, dopo un passato di droga ed emarginazione, si affacciano ad una competizione sportiva unica nel suo genere. Sono circa una trentina quelli che fanno parte della squadra, ma solo parte di loro, dopo mesi di allenamento, ogni anno arriva a New York.
Con i dieci ragazzi di quest’anno, salgono a 63 le persone della comunità portate negli Stati Uniti attraverso questo progetto. “Si tratta di un importante progetto di raccolta fondi, che ci permette da un lato di trovare un determinante sostegno alle attività della comunità e dall’altro di dare una incredibile opportunità ai nostri ragazzi - spiega Virgilio Albertini, responsabile del San Patrignano Running Team che accompagnerà il gruppo nella Grande Mela – Pensare che ragazzi entrati in comunità senza alcuna fiducia nella vita, oggi abbiano la voglia e la forza di affrontare una gara tanto impegnativa è per noi già una vittoria. Poco ci importa dei tempi che riusciranno a fare, nonostante sin qui siano sempre riusciti tutti a portarla a termine. Un risultato che è frutto anche dei tanti allenamenti curati dal nostro allenatore Enrico Benedetti e della partnership tecnica con il team Rosa Associati che per primo credette in questo progetto”.