Rimini | Vitali (Provincia): Maggioli ha visto giusto, le Camere di commercio nel mirino dei ministri
Da un lato il decreto emanato oggi dal Consiglio dei ministri sul riordino istituzionale, dall’altro le perplessità del presidente della Camera di Commercio di Rimini, Manlio Maggioli, rispetto al pericolo che la città perda, o debba sacrificarne qualcuno per salvarne qualche altro, presidi importanti come l’ente camerale o la Questura. In mezzo l’ultimo presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, fa notare come “dalle notizie scaturite quest’oggi dal Consiglio dei ministri quella delle amministrazioni provinciali rischia di essere uno spartano antipasto per un pranzo ben più sostanzioso, a spese salate dei territori, a partire dal nostro”.
Il presidente Vitali si riferisce al fatto che il “ministro Patroni Griffi dichiara esplicitamente che al riordino delle Province seguirà quello dei presidi di sicurezza e di tutti gli Uffici periferici dello Stato. Non solo, non si deve fare uno sforzo di fantasia per capire come nelle intenzioni dell’esecutivo ci sia anche l’obiettivo dell’accorpamento delle Camere di commercio”.
Da qui la condivisione della Provincia di Rimini per l’allarme lanciato da Maggioli. “Se ciò avvenisse, e da parte del governo c’è sicuramente questa intenzione, Rimini subirebbe un danno enorme, venendo a meno improvvisamente due delle tre gambe su cui si regge il nostro patrimonio infrastrutturale. Qui non si tratta più di una partita a scacchi in cui se cedo un pedone poi posso mantenere una torre. E’ inutile nascondere che da Roma si stanno mettendo tutte le premesse per un caos devastante, che lascerà a terra molte delle ambizioni di territori come il nostro”.
Intanto, sempre oggi, i presidenti delle Province di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi, Ravenna, Claudio Casadio e Rimini, Stefano Vitali, si sono incontrati per discutere nel dettaglio operativo l’avvio del processo di unificazione dei rispettivi enti territoriali nella nuova Provincia di Romagna. A partire da “una ricognizione precisa e dettagliata sulla situazione patrimoniale e le partecipazioni societarie, sulla dotazione di beni e strumenti e sulle caratteristiche del personale dipendente di ciascun ente” e dalla difesa dei servizi.