(Rimini) Domani alle 17 nella galleria Rimini common space di via Quintino Sella a Rimini sarà inaugurata la mostra ‘Matericamente’ dell’artista riminese Luciano Filippi. La mostra resterà aperta fino al 15 dicembre 2019, dal martedì a domenica, dalle 16 alle 19,30.
Matericamente, perché questo titolo? “Perché nei miei quadri la materia è sempre molto presente; mi dà la possibilità di esprimermi in maniera più efficace. I miei soggetti: paesaggi, marine e soprattutto cattedrali, e gli ultimi informali, dove la materia mista col colore diventa protagonista”, spiega Filippi. “In questa mostra voglio raccontare, attraverso i miei soggetti, un percorso materico fatto di poesia, luce e raffinatezza”, aggiunge.
Tanta la varietà di materie prime usate dall’artista, dai pigmenti agli ossidi, dal gesso alla ceramica, e c’è chi guardando alla tua produzione fa paragoni con l’arte antica degli alchimisti. “Col tempo, dopo aver esperimentato diversi materiali edili, ho trovato la mia personale materia per la pittura. Analogamente, anche nella ceramica, mi esprimo nella medesima maniera pittorica utilizzando del materiale già preparato, in particolare smalti materici, ottenendo un risultato di “spessore”. Se tutto ciò è sentirsi alchimista, ebbene si!”, spiega Filippi. Le immagini che dipinge nascono “quando vedo qualcosa che mi affascina e mi emoziona: un muro di una parete rovinata, un manifesto strappato, cattedrali, paesaggi e marine; tutto questo può suggerirmi la nascita di un’opera. In quel momento nasce il quadro nella mia mente, poi viene trasmesso sulla tela”.
Nel corso degli anni di attività, Filippi ha creato una serie di cattedrali, piccole grandi e anche in ceramica. “Ho creato tante cattedrali perché ho viaggiato molto. Oltre che pittore dalla nascita, sono stato, nel percorso della mia vita, “Agente di viaggio”. Visitando le grandi città d’Europa, come Praga, Vienna, Budapest , Londra, Parigi, Madrid, Barcellona e Santiago di Compostela, attraversando il suo percorso, ho avuto la possibilità di vedere e conoscere tante cattedrali. In particolare mi attrae molto l’arte Gotica, ma tutte le cattedrali mi affascinano in quanto espressione della grandezza umana e sono quindi motivo di ispirazione per un’opera pittorica. La cattedrale è grande e misteriosa”.
Ma in Filippi tutto è sacro, non solo i soggetti per cui è più riconoscibile. “Io credo in quello che dipingo! C’è del sacro in ciò che faccio! Sono sentimentale e sensibile, l’amore per me è la base della vita! La mia pittura e fatta con tutta l’anima, non solo di materia. Potevo infatti intitolare la mostra “anima e corpo”, ma mi sembrava troppo scontato. Ecco perché è nato Matericamente”.