Spiagge e fogne a giudizio nel 2016. Il tribunale concede ad Aeradria 120 giorni di respiro. La crisi edilizia? Tutta colpa del corto circuito tra architetti e geometri?
Spiagge e fogne
Non è vero che i ministri italiani a Bruxelles presentano il decreto bocciato dai balneari. “I bagnini possono tirare un sospiro di sollievo: lo garantisce l’onorevole Sergio Pizzolante (Pdl). Quando il governo andrà a Bruxelles a discutere di concessioni demaniali, in primo luogo verificherà se il modello iberico può essere applicato all’Italia. La Spagna ha rinnovato tutto per 75 anni senza bando pubblico”, CorriereRomagna (p.5).
Gli ingegneri civili dell’università di Bologna dicono che non è possibile ridurre del 70 per cento (obbligo entro il 2016) gli sversamenti in mare perché “per arrivarci, occorrerebbero nel solo Comune di Rimini investimenti per 90,7 milioni di euro, oltre ai costi del raddoppio del depuratore”, LaVocediRomagna (p.11).
Aeroporto
“Il Tribunale di Rimini ha ammesso Aeradria alla procedura di concordato preventivo in continuità, dando così la possibilità alla società di continuare a lavorare e ai creditori di essere tutelati. Il “salvataggio” della società di gestione dell’aeroporto non era così scontato e adesso i soci, pubblici e non, le banche, le compagnie aeree e tutti coloro che hanno investito o hanno dei conti aperti con l’aeroporto Fellini possono tirare un sospiro di sollievo: lo scalo riminese non chiude e i creditori strategici potranno comunque essere pagati anche durante questa fase in base alle risorse che si faranno mano a mano disponibili”, Corriere (p.3).
“Intanto Aeradria si appresta ad approvare il bilancio 2011: verso il 20 di novembre si terrà l'assemblea dei soci e dovrebbe essere la volta buona. «L'approvazione era stata rinviata il mese scorso perché appunto avevamo discusso della presentazione del concordato di continuità. Questa volta non ci sono impedimenti»”, dice Masini al NuovoQuotidiano (p.7).
Architetti contro geometri…ma la crisi dell’edilizia resta
“Il ricorso al Tar dell’Ordine degli architetti sui criteri di nomina della Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio nasconde un problema molto più intricato”, ha detto l'assessore Roberto Biagini intendendo “i contrasti esistenti da anni tra professionisti diplomati e laureati”, a causa della “carenza normativa", LaVoce (p.13). “C’è un problema di competenze professionali che riveste un carattere nazionale se non europeo e lì va affrontato, non certo in provincia. A livello locale non c’è nessuna guerra tra categorie professionali, specialmente in un periodo di crisi”, dice Roberto Ricci, presidente dell’Ordine degli architetti di Rimini. “Ben diversa è però la versione di Adriano Leardini, presidente del Collegio dei geometri. «Non abbiamo problemi di competenze, qualcun altro però ce li vuole creare. La legge non è mai stata modificata, se poi oggi qualcuno si vuole attaccare a delle sentenze, è un problema loro». Ma qualcosa negli ultimi tempi per i geometri è cambiato. «Fino a qualche mese fa progettavamo anche palazzine di quattro o sei appartamenti senza alcun problema. Non vedo perché oggi non lo posso più fare».
Patto di stabilità
La Regione la settimana scorsa ha sbloccato oltre 6 milioni per il Comune di Rimini, affinché siano pagati i fornitori, quelli che si riese a pagare. Il comune di Rimini preferisce occuparsi, invece, dei soldi che mancano da sbloccare. “Quella della Regione è una boccata d'ossigeno che avevamo previsto, attendevamo però qualcosa di più dallo Stato”, dice Brasini a NQ, (p.9).
Primarie Pd
“Le primarie del centro sinistra cominciano a prendere forma. I due big del Partito democratico hanno già fatto le prove generali in piazza Cavour: Matteo Renzi il 20 settembre e Pier Luigi Bersani domenica. Il 25 novembre va in scena il primo turno. Non resta che iscriversi all’Albo degli elettori. E mentre localmente si stanno organizzando gli uffici elettorali, la strada più rapida per ora è rappresentata dalla registrazione on line gestita dal Pd nazionale. In un giorno più di cento riminesi si sono segnati”, Corriere (p.6).
La crisi “a San Marino, dove in un anno, dal settembre 2011, hanno chiuso i battenti 267 imprese, con la conseguenza che il tasso di disoccupazione totale oggi sfiora il 7%, e quello in senso stretto il 5,3%”, LaVoce (p.27).