Ecco i quattro moschettieri di Rimini per Bonaccini

Sabato, 14 Dicembre 2019

La Rimini del fare, la Rimini attiva, la Rimini della solidarietà sociale. La Rimini che si ribella ad una narrazione della città e della regione che è falsa. La Rimini che non si rassegna al linguaggio della rabbia e dell’odio. Secondo Sergio Pizzolante i quattro candidati riminesi della Lista Bonaccini Presidente, presentati oggi in una conferenza stampa, rappresentano questa Rimini.

I quattro candidati, ha insistito, sono l’espressione di una società civile che entra in politica non con il linguaggio dell’antipolitica ma portando esperienza e competenza. È una società civile che ha deciso di alzarsi dal divano e di partecipare anche grazie allo stimolo delle piazze riempite dalle sardine. Si tratta di un nuovo capitolo della storia iniziata nel 2016 con le liste civiche (Patto Civico, Rimini Attiva, Rimini Futura) che hanno sostenuto la candidatura di Andrea Gnassi.

I nomi dei quattro candidati erano già circolati ieri e questa mattina hanno ricevuto l’investitura ufficiale. Ilia Lilli Varo, 60 anni, di Riccione, dal 1994 si dedica all’azienda agrituristica di famiglia. Dal 2009 al 2014 è stata assessore al bilancio a Riccione ed ora è presidente del Gal della Valmarecchia e Valconca. “Il segnale delle sardine mi ha spinto ad alzarmi e a mettermi in gioco”. Gianluca Carulli, 57 anni, è il primario di chirurgia degli ospedali di Rimini, Santarcangelo e Novafeltria; in precedenza aveva ricoperto lo stesso incarico a Riccione. Non era presente perché impegnato in un congresso scientifico. Al telefono ha spiegato che ha deciso di candidarsi perché crede sia importate difendere la qualità del servizio sanitario dell’Emilia Romagna. Kristian Gianfreda, regista (il suo primo film Solo cose belle ha ricevuto unanimi apprezzamenti), è stato fra gli iniziatori della Capanna di Betlemme della Comunità Papa Giovanni XXIII. Dal 2016 è consigliere comunale Rimini. “Sono qui per difendere la persona da slogan tipo ‘prima gli italiani’ e da ogni forma di egoismo sociale. È un impegno in continuità con ciò che ho fatto fino ad oggi”. Ed infine Adriana Pellegrini, 60 anni, è la presidente della Cna di Santarcangelo e insieme al figlio Yuri gestisce la Trattoria al Passatore. Secondo lei “Bonaccini in questi anni ha amministrato bene e deve continuarlo a farlo”.

I quattro moschettieri riminesi di Bonaccini hanno ricevuto la “benedizione” e del sindaco Andrea Gnassi e della sua vice Gloria Lisi. “Il 26 gennaio - dice Gnassi – non si vota per l’Europa, per il Mes o per il governo nazionale. Si vota per i nostri ospedali, per il Museo Fellini ed il progetto di Rimini città d’arte, si vota per la nostra economia turistica che deve rinnovarsi”. Ed ha aggiunto, riferendosi alla campagna elettorale di Salvini che copre e oscura la candidata della Lega: “Non si conquista una regione. La si amministra se si ha un progetto valido”.

Gnassi e Pizzolante hanno poi annunciato che presto sarà reso noto il comitato elettorale “che conterrà nomi clamorosi e sorprendenti”.

La conferenza stampa è avvenuta nello stesso giorno in cui sul Corriere della Sera è stato pubblicato un sondaggio di Nando Pagnoncelli che vede Stefano Bonaccini avanti di due punti (44,2 contro 42,1) rispetto a Lucia Bergonzoni. Inoltre risulta che l’insieme delle liste per Bonaccini supera il 20 per cento. “Teniamo presente –chiosa Pizzolante - che alle europee le liste dell’area di centro sinistra avevano appena il 6 per cento”. Interessante per Pizzolante anche il fatto che la Lega, rispetto alle europee, perda otto punti. “Gli ultimi eventi hanno cambiato il clima. Due mesi fa avrei detto perdiamo. Oggi dico che vinciamo”, è stata la conclusione.