(Rimini) “Contro ogni logica funzionale e commerciale Poste Italiane ha deciso di chiudere l’Ufficio Postale di Rimini 2, ubicato in via Mantegazza, a 20 metri da Viale Amerigo Vespucci, in piena zona Marina Centro”. L’annuncio arriva dai sindacati che il 27 settembre sono stati informati dall’azienda della chiusura “con motivazioni general generiche. Come SLC CGIL abbiamo rappresentato alla Filiale di Rimini (Direzione Provinciale) tutto il nostro disappunto per una scelta che ci sembra totalmente inopportuna. Nella stessa nota abbiamo chiesto un incontro per capire approfonditamente le motivazioni, ma tale ultima richiesta è stata vana. A nostro avviso l’unica logica seguita è stata quella della pianificazione a tavolino, lontano dalla realtà dei territori, basandosi su calcoli che non tengono conto di cosa significa mantenere sul territorio un servizio per la collettività, quale dovrebbe essere Poste Italiane”.
Un’altra lettera “dello stesso tenore” è stata indirizzata anche al Sindaco di Rimini, “dal quale, anche in quanto Presidente dell’Anci dell’Emilia Romagna, ci aspettiamo un riscontro. Non ci è dato sapere quali siano i tempi di attuazione della chiusura, ed al momento possiamo solo immaginare il disagio per la clientela che, se tutto verrà confermato, dovrà cambiare il proprio Ufficio Postale di riferimento. Poste italiane continua a comportarsi secondo criteri privatistici in un contesto in piena trasformazione, dove l’idea di scimmiottare il privato è forte quanto letale”.
Informato di questa ipotesi, “anche il Sindacato dei Pensionati SPI CGIL, che tra la clientela probabilmente rappresenta la categoria che risentirà maggiormente dell’eventuale chiusura dell’ufficio postale di Rimini 2, ha espresso la propria preoccupazione per il disagio che si verrebbe a creare per le persone più anziane. In un territorio a come la Riviera Romagnola, e Rimini in particolare, abbiamo un motivo in più per non comprendere l’ipotesi di chiusura di un ufficio postale, alla luce del DM 4/7/2007 (Decreto Gentiloni) e della Delibera AGCOM nr. 293/13/CONS che assieme garantiscono una adeguata attenzione per il servizio offerto nelle località a prevalente vocazione turistica”.