Sel, dimissioni di massa per i vertici provinciali. Start Romagna, bilancio in rosso. Ritocchi imu per i piccoli comuni. Riminesi ‘scudanti’ e ‘perseguitati’
Start Romagna perde 800mila euro
“Nel 2011, invece, il deficit della società è stato di 2,4 milioni di euro. La colpa? Prevalentemente del bacino di Forlì-Cesena, dove i ricavi dei bus sono più bassi rispetto a Rimini e Ravenna. Se la Tram Servizi ha chiuso l’anno con un attivo prima delle imposte di 366mila euro, Atm con un più 95mila euro, Avm di Forlì-Cesena ha chiuso con meno 1 milione 610mila euro. «Stiamo trattando un riallineamento dei corrispettivi - ha spiegato Amadori - perché non si possono suddividere le perdite, altri soci non possono assorbire deficit di questa natura»”, LaVocediRomagna (p.29).
Imu, i ritocchi
“A Morciano, ad esempio, si passerà dal 4 per mille al 5 per mille sull’abitazione principale e addirittura dal 7,6 al 10 sugli altri immobili. A Misano dal 4 al 4,5 e dal 10,4 al 10,6 (per i canoni convenzionati l’aliquota sarà al minimo, 7,6). A Montefiore Conca dal 5 al 5,5 (Imu 1) e dal 9 al 10 (Imu 2). C’è chi poi come Torriana e Coriano ha aumentato invece solo l’aliquota sulla seconda casa. Nel Comune della Valmarecchia l’incremento è di un punto, dall’ 8,6 al 9,6 per mille (aliquota sulla prima casa al 4, il minimo), leggermente più alto in quello della Valconca, dal 9 al 10,3 (aliquota sulla prima casa al 4). Scelta opposta quella di Verucchio, che ha lasciato invariata l’aliquota sulla seconda casa, al 9,6 per mille(7,6 però per i fabbricati in comodato d’uso gratuito per parenti di primo grado) e modificato quella sulla prima casa, che sale dal 4 al 4,5”, NuovoQuotidiano (p.7).
Sel, dimissioni di massa in assemblea provinciale per chiedere il congresso
Via anche il coordinatore. “L’elenco è imponente: Rosita Bertuccioli, Vera Bessone, Donatella Bullini, Loretta Bullini, Enrico Ghini, Ivan Giannone, Gianetto Salvatori, Francesca Sapucci, Paolo Severi, Assunta Sorvino”, CorriereRomagna (p.7). Vertici azzerati, dunque, e probabile commissariamento. “Non è un mistero che all’interno di Sel convivano anime contrapposte, divise dal ruolo che il partito deve avere nel centro sinistra e dal rapporto con il Partito democratico. Le elezioni riminesi iniziate con Nichi Vendola venuto a Rimini a lanciare la candidatura di Andrea Gnassi e finite con Fabio Pazzaglia sui banchi dell’opposizione proprio con la bandierina di Sel (oltre che Fare Comune) possono essere considerate il male iniziale”.
Edilizia
La guerra delle competenze tra architetti e geometri su LaVoce (p.13) va avanti tirando in ballo gli ingegneri. Tutto ruota attorno al decreto del re del 1929 che affida la modesta costruzione civile ai geometri e alle sentenze della Corte di cassazione del 2009 e del 2011 che limitano i casi escludendo cementi armato e zone sismiche. “«Se poi per tradizione e contiguità politica a Rimini si vogliono fare lavorare i geometri, allora è un altro discorso» continua. «Per noi - aggiunge - le leggi si applicano e basta. Fino adesso a Rimini ho visto progetti per palazzine di sette piani fatti in zona sismica e accettati, ma se nessuno fa ricorso poi non succede niente». Secondo la giurisprudenza, continua Manfroni, «è il dirigente comunale che firma il permesso di costruire il responsabile della verifica delle competenze professionali. Il ricorso va dunque fatto contro di lui, e se fondato porta all’annullamento dell’atto»”.
Spiagge, “l’aut aut delle Regioni”
“Concessioni balneari all’asta, modello spagnolo e disparità di trattamento. Le Regioni scendono in campo e chiedono al governo di fissare un incontro con la Comunità europea. Perché? Spiegare come mai la Spagna può rinnovare per 75 anni e l’Italia no. Se non fa questo, il decreto del governo non viene discusso”, Corriere (p.4).
Riminesi scudanti ‘perseguitati’
Arriva in parlamento un’interrogazione al ministro Grilli sui casi di presunto accanimento verso persone “che si ritengono oggetto di eccessive attenzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di ‘scudanti’ che hanno regolarizzato la loro posizione riportando in patria i capitali accumulati in anni di attività, ma nonostante questo hanno ricevuto degli avvisi di accertamento che l’amministrazione statale si rifiuta di annullare”, LaVoce (p.11).
Lavoro
I numeri della Provincia. “Lavoro: il contratto a tempo indeterminato sta per scomparire e quello ‘a chiamata’ esplode. Una assunzione su quattro in provincia di Rimini viene oggi regolata con quest'ultima modalità contrattuale, mentre il rassicurante contratto a tempo indeterminato si è ridotto al 5,9% delle assunzioni totali”, Corriere (p.3).
“Un dato critico è invece quello delle cessazioni a fine trimestre: il 61,4% delle 21.742 nuove assunzioni ha avuto cessazione entro il 30 settembre. L’anno scorso, nello stesso periodo, i rapporti cessati erano invece il 57%”, LaVoce (p.15).
San Marino
Speciale elezioni sul Corriere (da p.21).