(Rimini) Il 15 febbraio in concomitanza con la Fiera della Birra i sindacati del trasporto uniti hanno indetto uno sciopero di 24 ore del personale dipendente di Start Romagna addetto al trasporto pubblico nel bacino di Rimini. E' il secondo sciopero che avviene dall'inizio del 2020, è già successo, infatti, anche in occasione del primo giorno del Sigep.
I sindacati avevano chiesto un “tavolo di raffreddamento” per discutere della mancata fruizione delle ferie del comparto movimento e nel comparto officine del bacino di Rimini, dell’assunzione dei suddetti reparti nel bacino di Rimini, della vivibilità dei turni di lavoro. “Tale tavolo si è concluso con un nulla di fatto ed è stato proclamato lo sciopero”, comunica il consigliere comunale dell’opposizione Mario Erbetta.
“Le richieste dei sindacati sono un grido d'allarme che evidenziano una sofferenza nei nostri servizi di trasporto che la politica presa dall'inaugurazione del Metromare non ha voluto colposamente ascoltare ma che ora non può più essere ignorata. Risultano ad oggi 5.200 giornate di ferie e permessi compensativi non usufruiti dai dipendenti, una media di circa 16 a dipendente, e tale situazione è destinata ad aggravarsi nel 2020 se non si procederanno con urgenza ad assunzioni. Anche il servizio del Metromare ha distratto 3 autisti nella centrale operativa sottraendoli al servizio esterno, andando a incidere su un organico ormai carente”.
Da voci sindacali, “risulta inoltre che le giornate ipotizzate dall'azienda nel nuovo piano ferie che dovrà effettuarsi per il 2020 passeranno dalle 8.100 dello scorso anno a 6800, e tutto ciò invece che diminuire le 5200 giornate in arretrato le farà lievitare inesorabilmente di almeno altre 1500 giornate. La giustificazione dell'azienda di troppe malattie o troppe persone che beneficiano dei concedi parentali o per l'Handicap risulta inadeguata per una società partecipata che deve provvedere ad un servizio pubblico”.
I lavoratori della Start “sono mesi che lavorano in estrema emergenza, con turni sfiaccanti (alcuni con più di 7 ore di guida senza tempi di recupero) e con ricorso a straordinario superiore a 15.000 ore annue (imposto in maniera insistente in particolare agli assunti a tempo determinato) e se commettono degli errori durante la guida la responsabilità ricade sempre e soltanto su di loro, come le disavventure della notte di Capodanno sul Metromare hanno evidenziato. Servono assunzioni (almeno 10) e servono subito, per consentire ai lavoratori di godere di un diritto costituzionale come le ferie, che ricordo servono per recuperare le fatiche lavorative e non sono un optional del lavoro. Inoltre con il blocco dello straordinario salteranno corse e creeranno disagi agli studenti e agli anziani e questo il Comune di Rimini non deve permetterlo”.