SAN MARINO, FRONTALIERI: “LA FINANZIARIA CI PENALIZZA. PROVINCIA E COMUNE CI AIUTINO AD ACCELERARE LA FIRMA DEGLI ACCORDI CON L'ITALIA”
I lavoratori chiedono una "soluzione strutturale" per porre rimedio alla "tassazione discriminante" reiterata dai tempi di approvazione della legge finanziaria, individuando al più presto "una concreta soluzione ai problemi"
I tempi lunghi della finanziaria sammarinese rischiano di penalizzare i frontalieri. Il Consiglio sindacale regionale di San Marino, Emilia Romagna e Marche si appella alle istituzioni, Comune e Provincia di Rimini in particolare, affinché si prodighino in un “incalzante” intervento a sostegno dei lavoratori. Nonostante infatti il governo italiano abbia prorogato la franchigia fiscale, seppur abbassandola da 8mila a 6.700 euro, resta “tuttavia un risultato parziale, in quanto non risolve una precarietà fiscale che dura ormai da 9 anni”, si legge nella nota del consiglio sindacale, che si auspica una “soluzione strutturale”.
“Per questo – sottolinea il Csir – chiediamo formalmente alle istituzioni locali quali Regione Emilia Romagna, Provincia e Comune di Rimini, assieme ai parlamentari romagnoli e marchigiani, di promuovere un confronto per accelerare la firma degli accordi italo-sammarinesi sulla doppia imposizione fiscale già preannunciata dal presidente del Consiglio Mario Monti e quindi avviare l’iter di una legge ordinaria che regoli in maniera definitiva il tema dei lavoratori frontalieri tra San Marino e Italia”.
La soluzione della questione per il comitato sindacale è legata alla riforma tributaria e ai suoi tempi. “Lo scorso anno le organizzazioni sindacali sammarinesi hanno dato un sostanziale via libera al nuovo sistema fiscale, perché c’era l’impegno del Governo che la riforma sarebbe stata approvata entro l’anno 2011, per essere applicata dal 1 gennaio 2012. L’iter della riforma invece ha incontrato uno stop con la decisione del Governo di portarla in Parlamento entro i primi mesi del 2012, cosa tutt’oggi ancora da venire, posticipando di fatto il nuovo regime fiscale al 2013. Ad oggi la situazione è dunque questa: il famigerato articolo 56 è stato reiterato e nella legge di bilancio 2012 è stato approvato un articolo che introduce un meccanismo, da costruirsi tramite decreto, che dovrebbe produrre un rimborso per i redditi medi bassi dichiarati nel 2011. Una soluzione tampone, del tutto insoddisfacente perché non cancella la discriminazione fra lavoratori residenti e frontalieri”.
E' per questo che il Csir chiede alle istituzioni di “incalzare il Governo sammarinese affinché l’iter della riforma parta immediatamente, con la richiesta di applicare gli effetti di tale riforma, per quanto riguarda i lavoratori frontalieri, a partire dal Gennaio 2012”. Il Csir chiede sia fissato al più presto un nuovo calendario per i tavoli promossi dal Governo di San Marino, dalla Provincia e dal Comune di Rimini, “tavoli che di fatto non hanno prodotto nessuna risoluzione”, per individuare “una concreta soluzione ai problemi sovraesposti”.
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