LOTTA ALLA CORRUZIONE: “SAN MARINO SOLO AGLI INIZI”. L'EUROPA INVIA AL TITANO SEDICI 'RACCOMANDAZIONI' DA ATTUARE ENTRO IL 2013
La segreteria di Stato: "Non siamo un 'osservato' speciale. Il numero di raccomandazioni fatte a noi è relativamente basso, se paragonato ai casi di altri Paesi membri". E intanto è stato firmato con l'Italia l'accordo di cooperazione per la prevenzione della criminalità
Sviluppare ancora di più le misure specifiche contro la corruzione. Questo l'invito dell'Europa al Titano, che si premura di inviare alla Repubblica una lista di suggerimenti a seguito delle osservazioni riportate nel Rapporto di Valutazione su San Marino stilato dal gruppo di stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione (GRECO) datato 9 dicembre 2011. “Se da un lato grande attenzione è stata prestata al contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, il Paese si trova ancora in una fase iniziale per quanto concerne la lotta alla corruzione”.
Il Gruppo, cui San Marino ha aderito nel 2010, non nega dunque l'impegno e i risultati nella lotta al riciclaggio del denaro sporco e al finanziamento del terrorismo. Tuttavia, invita la Repubblica a mettere in campo ulteriori misure specifiche per contrastare la corruzione e nel farlo affida al governo del Titano un programma da sedici linee guida. Tra le 'raccomandazioni' dell'Europa quella di dare maggiore vigore alle indagini e laddove necessario inasprire le pene. La lista dei 'suggerimenti' comprende anche: sviluppare gli strumenti per prevenire il conflitto di interesse; migliorare i meccanismi di controllo sulla pubblica amministrazione. Per quanto riguarda il settore privato, commercialisti e avvocati – e, comunque, tutti i professionisti del settore – dovrebbero essere coinvolti più specificamente sia nella ricerca sia nelle indagini relative ai reati di corruzione e conflitto di interesse. Il GRECO valuterà l'attuazione dei suggerimenti nel 2013, facendo notare che gli strumenti anticorruzione del Consiglio d’Europa non sono stati finora ratificati da San Marino.
"Sembra esserci - dice il rapporto - fra le autorità sammarinesi un forte consenso circa l’opportunità di introdurre sostanziali misure contro la corruzione. Il presente rapporto e le sue raccomandazioni dovrebbero pertanto essere considerati come un utile contributo a tale processo. Analogamente, la tempestiva ratifica dei pertinenti strumenti del Consiglio d’Europa in questo campo, vale a dire la Convenzione Penale sulla Corruzione e il relativo Protocollo Addizionale, nonché la Convenzione Civile sulla Corruzione, alle quali San Marino non è attualmente parte, contribuirebbe certamente ad allineare la legislazione e le pratiche interne agli standard internazionali in materia di lotta alla corruzione".
"Non siamo 'osservati' speciali", interviene la Segreteria di Stato. "In sede di Rapporto di Valutazione - sottolinea attraverso una nota ufficiale - San Marino è stato oggetto di 16 raccomandazioni nell’ambito di un ciclo di valutazione congiunto che ha riunito i temi del Primo e del Secondo Ciclo; un numero relativamente basso, se paragonato ai casi di altri Paesi membri. Infatti, i Paesi membri del GRECO sottoposti - come San Marino - a una valutazione congiunta che ha raggruppato i temi del Primo e del Secondo Ciclo, hanno conseguito i seguenti risultati in termini di raccomandazioni ricevute: Andorra 18, Armenia 24, Austria 24, Azerbaijan 27, Federazione Russa 26, Italia 22, Liechtenstein 18, Monaco 28, Montenegro 24, Serbia 25, Svizzera 13, Turchia 21, Ucraina 25".
Intanto, ieri mattina a Roma San Marino e Italia hanno firmato l'accordo di cooperazione per la repressione e la prevenzione della criminalità. Al Viminale il Titano ha ribadito la volontà di riordinare in tempi brevi le Forze di Polizia.
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