(Rimini) L’emergenza Coronavirus che purtroppo si protrae, per alcune fasce di persone, più fragili, è ancora più complessa. Restare a casa, com'è giustamente richiesto dalle autorità civili e dalla responsabilità personale, per chi una casa non ce l'ha, e per chi da anni vive per strada e per tanti motivi, comporta difficoltà ancora maggiori. “Purtroppo a Rimini ci sono ancora molte persone senza dimora”, avvisano dalla rete delle Unità di Strada. “Si tratta di persone abituate da anni a vivere per strada ma anche di tanti migranti fuoriusciti recentemente dai centri di accoglienza straordinaria, e con situazioni diverse alle spalle”.
Per queste persone, “le associazioni intendono garantire un'accoglienza, in tutta sicurezza, per sé, per gli operatori e per gli altri”. Da qui l’appello di Caritas diocesana, associazione Papa Giovanni XXIII, Croce Rossa e associazione Rumori Sinistri. “Si chiede la disponibilità, temporanea, in questo momento di chiusura dell'attività, di un albergo o hotel, in seconda o terza linea, se possibile non eccessivamente lontano dal centro per favorire la logistica”. "Una struttura del genere potrebbe aiutarci ad accogliere le persone senza fissa dimora in tutta sicurezza, evitando al massimo il rischio contagio, garantendo la distanza minima tra di esse, e qualsiasi tipo di assembramento. Una struttura del genere ci aiuterebbe a dare un sostegno in questo momento di emergenza anche a persone fragili che rischiano di pagare più di altri la situazione generata dal Covid-19”, dicono in coro le realtà della Rete.
Tutte le soluzioni finora valutate insieme al Comune di Rimini, in questa operazione di rete dell'Unità di Strada, inevitabilmente producevano la concentrazione in pochi ambienti delle persone senza dimora da ospitare che, in questa fase, comporta rischi troppo elevati per ospiti e operatori. “Sarebbe dunque opportuno trovare una soluzione che consenta di mettere ciascuna persona in una stanza con bagno”. Chi fosse interessato a rispondere a questo accorato appello, può contattare: il centralino di Caritas Diocesana al numero 0541.26040 o le altre realtà delle rete delle Unità di strada.