(Rimini) Alla luce di quanto preannunciato dagli esperti, secondo cui la seconda fase della 'lotta al coronavirus' sarà contrassegnata dall'obbligo di indossare delle mascherine protettive, “occorre segnalare che le stesse, ad oggi, risultano introvabili oppure vendute a prezzi esorbitanti. Ci risulta, ad esempio, che le confezioni da 5 pezzi di mascherine tipo FFP2 siano vendute a 50/60 euro, mentre quelle chirurgiche usa e getta hanno un costo che si aggira intorno ai 3 euro l'una. E parliamo di casi 'nella media', mentre si sono registrati anche degli ulteriori eccessi”. La segnalazione arriva da Federconsumatori Rimini.
“Tali prezzi sono immotivati ed ingiustificati; pertanto, chiediamo ai gestori di farmacie di esporre una nota di acquisto,per consentire di individuare quale soggetto sia effettivamente responsabile dell'aumento del prezzo (produttore,distributore,esercente). Chiediamo che le autorità preposte oltre ad esercitare la loro necessaria funzione di monitoraggio delle persone in circolazione verifichino anche tali situazioni”, sottolinea il presidente Graziano Urbinati.
“Le mascherine per tutti a prezzi consoni è un diritto collettivo alla salute di tutti i cittadini. Chiediamo altresì alla cittadinanza di segnalarci i casi di aumenti immotivati di mascherine per provvedere alle opportune segnalazioni. Infatti non c'è bisogno di nuove norme, perché la normativa c'è già. Si tratta dell'art. 501 bis del Codice Penale che, in grande sintesi, punisce chiunque compia manovre speculative per procurare un lucro dovuto ad un aumento anomalo dei prezzi”, ribadisce Urbinati.