Mosca | In cento all’Ambasciata per la presentazione del 34esimo Rimini Meeting
Si è svolta oggi a Villa Berg, sede dell’Ambasciata d’Italia a Mosca, la prima presentazione della 34esima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli, che si terrà dal 18 al 24 agosto 2013 con il titolo Emergenza uomo.
L’ambasciatore Antonio Zanardi Landi ha spiegato le ragioni dell’evento in Ambasciata, soffermandosi sul contributo del Meeting al dibattito pubblico e la sua capacità di parlare alla società. “Lo dimostrano - ha sottolineato l’ambasciatore - anche i rapporti che il Meeting ha saputo costruire all’estero, riuscendo a dialogare con un linguaggio comune con altre realtà e culture, come è avvenuto, sin dai suoi esordi, con il mondo russo, dove il Meeting è tornato oggi per la prima volta dal 1991”.
Il rettore dell’Università Tikhon Vladimir Vorobiev, ospite del Meeting nel 2012, ha confermato la volontà di continuare l’amicizia e il confronto iniziati l’anno scorso a Rimini perché “il Meeting per noi è stato un incontro mai provato prima, con la possibilità di conoscere gente proveniente da tutti gli angoli del pianeta. Ci siamo parlati, abbiamo discusso dell’essenziale. Ed è impressionante come in un evento nato più di trent’anni fa l’entusiasmo cresca sempre di più”.
Ha raccontato del Meeting anche il direttore dell’Istituto italiano di cultura a Mosca, Adriano Dell’Asta, da sempre frequentatore del Meeting. “Il Meeting è come le stelle, in grado di risvegliare il cuore dell’uomo in stato di emergenza”, ha detto.
Un’emergenza umana, ha spiegato il presidente della Fondazione Meeting Emilia Guarnieri, raccontando anche il legame profondo tra la manifestazione riminese e la cultura russa. “Quello che ci lega è una certa idea della irriducibilità dell’uomo e una passione per la bellezza. L’uomo oggi vive in una condizione di emergenza, non soltanto quando sistemi politici autoritari ne minacciano le condizioni elementari di libertà e di sopravvivenza, ma anche laddove, pur in sistemi dove le libertà democratiche sono garantite, è il desiderio del cuore che corre il rischio di venire anestetizzato e censurato. Il Meeting non vorrà insistere soprattutto sugli aspetti negativi, non vorrà soltanto lanciare un grido di allarme, quanto piuttosto mostrare che l’emergere dell’umano è possibile, che ovunque nel mondo, ieri come oggi, esistono uomini che hanno trovato un punto di forza nella scintilla del proprio desiderio, riaccesa da un incontro, da un fatto, da una circostanza attraversata. E questo avverrà parlando di Europa, di educazione, del rapporto con la natura, di arte, poesia, storia e tanto altro”.