San Marino, Fossati alla guida del Csir: si riparte dai frontalieri
Massimo Fossati, segretario generale UstCisl di Rimini, è stato eletto presidente del Consiglio sindacale interregionale San Marino – Emilia Romagna – Marche (Csir). Fossati lascia dunque il posto da tesoriere a Ivan Toni (Csdl, Confederazione sammarinese del lavoro) e succede al presidente uscente Gianluca Montanari (Cdls, Confederazione democratica lavoratori sammarinese).
La nuova presidenza si trova a fronteggiare la sfida di sempre, quella contro l’insoluta questione della “tassa etnica” (articolo 56 della Finanziaria 2010). “Il Csir – si legge nella nota del sindacato – ribadisce che per le organizzazioni sindacali sammarinesi e italiane l’obiettivo di fondo rimane l’emanazione da parte del Parlamento italiano di un apposito provvedimento legislativo che risolva definitivamente la questione fiscale dei frontalieri, affermando in maniera equa e garantista il trattamento fiscale per questi lavoratori, superando in tal modo la provvisorietà delle leggi annuali. E’ necessario rilanciare l’azione bilaterale sul versante istituzionale”.
E’ per questo che l’Ufficio di presidenza ha deciso di attivare una serie di incontri con le istituzioni ed i gruppi politici italiani e sammarinesi, i cui risultati saranno poi rappresentati e discussi con i lavoratori frontalieri e le loro associazioni.
Il problema di fondo, lo ricordiamo, si è generato nel 2011 quando il governo sammarinese ha annullato la voce “spese di produzione reddito” per coloro che risiedono fuori dal territorio della Repubblica. “Questo ha comportato una discriminazione verso i lavoratori italiani, in quanto modifica le retribuzioni (9 per cento in meno) a parità di contratto e mansione tra i dipendenti della stessa azienda”.