(Rimini) Hanno scritto al presidente del consiglio Giuseppe Conte per chiedere un incontro in video conferenza per approfondire i temi legati alla fase due del turismo, sia i sindaci del G20 spiagge, che raggruppa le destinazioni balneari più visitate d'Italia, sia Renata Tosi che l'assessore Stefano Caldari (inviando il video di Riccione estate 2020). A rispondere, rendono noto dal comune di Riccione, è il ministro degli affari esteri e cooperazione internazionale, Luigi Di Maio. "Signori sindaci, Vi ringrazio per la Vostra lettera sulle difficoltà del settore turistico. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale segue con la massima attenzione la delicata congiuntura che l'Italia sta attraversando. Per contrastare la diffusione del Covid-19 sono purtroppo necessarie misure di prevenzione che hanno un forte impatto sulla nostra industria turistica e sui Comuni balneari. Ne sono perfettamente consapevole e Vi assicuro che le Vostre proposte, così come tutte quelle provenienti dal mondo produttivo legato all'industria turistica, saranno tenute in adeguata considerazione nella concertazione con le Amministrazioni competenti”, scrive Di Maio ( o chi per lui).
Dal comune di Cattolica, a guida M5S, dichiarano “incredulità, rabbia e sconcerto” quali sentimenti dei ventisei sindaci delle località balneari più importanti d’Italia all’indomani della conferenza stampa del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte dal quale si aspettavano date, modalità o un minimo di indicazioni per poter avviare le attività preliminare all’avvio della stagione turistica, “invece nulla di tutto ciò, se non uno sterile riferimento a dati turistici. Impegni nulli per il momento e questo ha come conseguenza una ricaduta drammatica sull’interno tessuto economico, imprenditoriale e sociale dei territori che di turismo vivono, e solo per un periodo limitato dell’anno, quello estivo”.
La voce corale dei sindaci dei Comuni G20s “richiama con forza all’impegno verso questo settore – il turismo balneare - il Capo del Governo, i Ministri competenti e i Presidenti di Regioni perché, tutti, s’impegnino, ora, a trovare soluzioni immediate, altrimenti ci troveremo a settembre con un intero sistema che sarà al collasso. Non escludiamo nei prossimi giorni azioni eclatanti – dichiarano i Sindaci - per risvegliare l’attenzione del Governo. Stiamo perdendo credibilità internazionale e assistendo alla fuga prossima dei turisti verso destinazioni più organizzate. Chiediamo che il Governo Conte ci ascolti”. “Noi sappiamo già come intervenire nei nostri territori, siamo in grado di operare in sicurezza con i nostri operatori, ci bastano date e regole certe e noi saremo i primi a farle rispettare. Non è possibile immaginare di decidere l’apertura delle spiagge a ridosso dell’apertura della stagione estiva; l’avvio di una serie di attività come la predisposizione di arenili, strutture e dei diversi servizi necessità di almeno 30/40 giorni”.