(Rimini) La sanita' di territorio "e' quella che ci ha salvato, ma li' dovremo migliorare anche noi". Lo ha detto il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, intervenendo oggi alla trasmissione tv Quante storie su Raitre. Se la Lombardia coi suoi grandi ospedali si e' trovata in difficolta' a gestire l'epidemia di Covid-19, in Emilia-Romagna si e' provato ad erigere la diga sempre piu' al di fuori delle strutture ospedaliere. "Non mi permetto di giudicare la sanita' della Lombardia- premette Bonaccini- ma qui il privato e' il 20% del totale della sanita'. Io ho fatto una campagna elettorale dove mi si spiegava che dovevamo privatizzare gran parte della sanita' pubblica, e invece questa vicenda dimostra come sempre piu' bisogna investire nella sanita' pubblica universalistica e nella sanita' di territorio. Anche noi dovremo migliorare li'", sottolinea poi il governatore, confermando una delle linee della riforma del servizio sanitario regionale nei prossimi anni. Per prevenire il coronavirus, "faremo mezzo milione di test sierologici in poche settimane- ricorda Bonaccini- in particolare nelle zone piu' colpite, Piacenza e Rimini. Abbiamo accreditato una cinquantina di laboratori privati" per lo screening di privati e aziende e "abbiamo piu' di 70 unita' mobili che vanno ad assistere a casa i malati di Covid da settimane. Abbiamo messo a punto mille posti tra alberghi e luoghi della sanita' pubblica e privata dove spostare chi non poteva rimanere a casa per non infettare i propri famigliari" (Agenzia Dire).