(Rimini) Non sono bastate le 20 sanzioni, fatte nel giro di quasi 2 mesi, per un totale di 16 mila euro, ad un locale del centro storico affinché rispettasse le disposizioni previste dalle norme in riferimento alle emissioni sonore notturne dei locali, ma è dovuta intervenire anche la magistratura con il sequestro di tutte le attrezzature usate per l'emissione sonore. Tutto è iniziato con i primi controlli fatti a metà giugno, che hanno messo in evidenza una situazione irregolare, già conosciuta alla Polizia Locale per diversi esposti e segnalazioni fatte dai residenti della zona dall'inizio dell'anno. Da li gli agenti hanno fatto diversi controlli ad un locale del centro storico, costatando diverse violazioni che si sono susseguite fino all'ultimo controllo fatto lo scorso 29 luglio.
Sono stati 10 in tutto le verifiche notturne della Polizia Locale di Rimini, fatte in 10 diverse circostanze, da cui sono emerse le irregolarità sanzionate, che hanno portato gli agenti a contestare 20 diversi verbali, 2 per ogni controllo. Si tratta di due diversi disposizioni che si riferiscono entrambe alla gestione della musica nelle ore notturne per le attività economiche di somministrazione alimenti e bevande. La prima è legata agli articoli 8 e 9 del regolamento di Polizia Urbana, che rispettivamente impongono il limite orario e gli aspetti autorizzativi per gli esercizi pubblici in riferimento alle emissioni sonore nelle ore notturne, per entrambe è prevista una sanzione di euro 500. La seconda, che viene contestata sempre abbinata alla prima, è la violazione alla norma regionale, che prevede una sanzione aggiuntiva di 300 euro. Articoli che, in questo caso, sono stati volati più di una volta, prima per l'emissione di musica senza autorizzazione e poi per aver continuato oltre gli orari consentiti, senza dare ascolto ne alle diffide degli agenti ne ai verbali notificati.
Le violazioni hanno previsto anche - vista la recidiva e l'inottemperanza alle diffide - la sospensione dell'attività per un giorno, disposta dal SUAP del Comune di Rimini, per la prossima domenica 9 agosto. Oltre a questo, nella mattinata di ieri, gli agenti della Polizia Locale di Rimini hanno disposto il decreto di sequestro da parte della magistratura su tutte le attrezzature usate per l'emissione sonora. Una disposizione del giudice che ha disposto i sigilli su: una consolle mixer, una cassa amplificata che veniva usata esternamente al locale e 2 televisioni poste all'interno dell'esercizio.
Le misure cautelative, che saranno soggette ad ulteriori controlli da parte della Polizia Locale, sono giunte a seguito della violazione per "disturbo alla quiete pubblica", previsto dall'articolo 659 del codice penale. Una denuncia sostenuta sia dal primo esposto arrivato a inizio anno negli uffici della Polizia Locale, sia dai diversi verbali e le diffide non ascoltate che dalle dalle sommarie informazioni e le indagini che sono state condotte in questi mesi.