(Rimini) Sono state 34 le coppie che quest'estate hanno scelto Riccione per dire "Sì". Tra matrimoni e unioni civili nel post lockdown, il Comune di Riccione è stato teatro di quasi tre cerimonie a settimana, dal 23 maggio al 30 settembre, tutte concentrate tra il sabato e domenica. Il primo matrimonio è stato celebrato il 23 maggio al Castello degli Agolanti, dove una giovanissima coppia rigorosamente con mascherina e bandiera italiana si è unita con una cerimonia officiata dal sindaco Renata Tosi. Poi da quella data è stato un susseguirsi di unioni anche grazie alla decisione della Giunta del Comune di Riccione di abbattere totalmente il costo delle cerimonie nelle location suggestive delle ville storiche dotate di giardini esterni. Accogliendo infatti le tante richieste di coppie che avevano dovuto rinviare il matrimonio a causa delle restrizioni dovute al Covid, la Giunta aveva deciso di rendere gratuiti i matrimoni celebrati nei siti all'aperto di proprietà comunale quest'estate. Da ottobre le celebrazioni sono tornate alle tradizionali tariffe. In particolare, quindi sono state celebrate, 34 cerimonie, di cui Castello degli Agolanti 1, a Villa Mussolini 3, a Villa Lodi Fe' ben 16, alla spiaggia 7 sono state 3 e in Residenza Municipale 9. "Come amministrazione di Riccione, abbiamo sempre pensato che l'allestimento più bello per le nostre cerimonie fossero le ville - ha ricordato l'assessore al turismo Stefano Caldari -. Un'idea che ha reso famosa Riccione e il suo brand in tutta Europa e che ha legato il nome della nostra città al giorno felice per tante coppie".