Riccione, Tosi sulle perfomance del turismo

Giovedì, 15 Ottobre 2020

(Rimini) "Riccione ha reagito bene nell'estate del Covid. Ma ora si deve guardare avanti, perché non siamo nell'età dell'oro del settore turistico in Italia, questo è certo. La differenza la fa il prodotto, il brand di una città, che deve potersi integrare con l'offerta degli altri Comuni e territori ma ad un livello sempre più alto". Questa la riflessione condivisa dall'amministrazione del Comune di Riccione e dal sindaco Renata Tosi, oggi presente al TTG in Fiera a Rimini. 

"Riccione stando ai dati Istat diffusi dalla Regione Emilia Romagna, nei primi 8 mesi del 2020, fino ad agosto, ha avuto in totale 1 milione e 885 mila turisti. Un risultato che vista la partenza tardiva della stagione, dopo un lockdown devastante può anche andare bene - dice il sindaco -. Abbiamo 142 mila arrivi a luglio, 172 mila ad agosto, mese che fa registrare addirittura un aumento dello 0,4 % rispetto al 2019. Insomma agosto 2020, come avevamo già intuito, è andato meglio di quello del 2019. Ci sono stati più italiani e i proprietari delle seconde case (oltre 6000 seconde case a Riccione) hanno comunque deciso di trascorrere tutto il periodo delle ferie da noi, evitando gli spostamenti all'estero. E' decisamente antiquato leggere i dati del turismo basandosi solo sulle variazioni percentuali. Un più 4 o un meno 4 non significano nulla. La differenza la fa la qualità delle presenze e la capacità di spesa dei visitatori. La riflessioni a cui invito oggi tutta la Riviera è proprio sul livello dell'offerta che da nord a sud della nostra costa deve essere alto. E' evidente che eravamo nel giusto quando a maggio e giugno, guardavamo avanti con ottimismo per dare fiducia al settore ed esortare gli operatori ad aprire stabilimenti, negozi, pubblici esercizi ed alberghi. Dobbiamo guardare avanti anche ora, alla sfida di Natale e Capodanno. La Romagna deve fare squadra se vuole lavorare durante queste festività. E' evidente che il settore turistico è quello che soffre di più, e se il Governo non esclude un nuovo lockdown che almeno si rispetti le dovute differenze tra i territori, altrimenti il confronto nella conferenza Stato - Regioni è inutile? La Riviera ha già dato prova di poter affrontare con serietà i protocolli, le va data fiducia. Un lockdown a Natale, quando le scuole sono già chiuse e l'industria pesante è ridotta, salva solo alcuni penalizzando sempre gli stessi".