Concessioni demaniali, Pizzolante (Pdl): Proroga passata, adesso cerchiamo vera soluzione
“Alla fine la miniproroga è passata. Non è la soluzione ma almeno adesso abbiamo più tempo per trovarne una”. Guarda il bicchiere mezzo pieno (dal suo punto di vista, oviamente) il deputato del Pdl (il partito che oggi sul ddl sviluppo ha sfiduciato il governo), Sergio Pizzolante. Si parla di concessioni demaniali.
“Io finché l'Europa diceva no a tutti ho cercato altre strade, ma adesso la strada è, irriducibilmente, quella della Spagna”, dice Pizzolante. “Spiace che non lo capiscano alcuni amministratori locali e alcuni sepolcri imbiancati di certi giornali che si comportano come le tricoteuse che facevano la maglia sotto la ghigliottina. Delle imprese”.
Sono tre le questioni che il parlamentare del Pdl vuole precisare rispetto alla questione del rinnovo delle concessioni demaniali e ai dettami della direttiva servizi Ue (Bolkestein). Primo. “La concorrenza è pro impresa o sopruso, quando cambi le regole in corsa senza reti di protezione e senza congrui periodi di transizione, distruggi investimenti e valori commerciali. E' statalismo puro”.
Poi una serie di punti interrogativi. Il deputato si domanda anche, secondo, se “in un momento di crisi (epocale) si possono far saltare in aria 30mila imprese che funzionano? Non è più serio dirgli, vi garantisco una transizione lunga condizionata ad investimenti certi?”.
Terzo. “I signori Monti e Passera non sono stati nominati per avere, come Italia, in Europa, più forza? Allora perché si spaventano per le dichiarazioni del Ragioniere Generale dello Stato? Chiamino Barnier e la facciano finita”.