(Rimini) "Garantire il richiamo del vaccino per chi ha già ricevuto la prima dose, e certezze nelle tempistiche territoriali di vaccinazione". A chiederlo è il vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi. Il tema è quello della riduzione delle forniture vaccinali all'Italia da parte dell'azienda farmaceutica Pfizer, con ipercussioni a livello regionale e locale. "Aldilà delle polemiche di questi giorni, quello che ho a cuore e mi interessa, in veste di amministratore locale, è che vengano recuperati il prima possibile i ritardi dettati da questa discutibile scelta da parte dell'azienda farmaceutica. Per questo ho accolto positivamente, e rilancio, le rassicurazioni richieste da parte dell'assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, al ministro della sanità Roberto Speranza".
A Rimini "è stato possibile effettuare la prima somministrazione di vaccini sia al personale medico (6.732 dosi), che a buona parte del personale e ospiti delle case di riposo per anziani (1.216 dosi). Le garanzie che chiediamo riguardano la somministrazione delle seconde dosi di richiamo - per tutti coloro che hanno già ricevuto la prima – e tempistiche certe di recupero nel piano di inoculazione della prima dose alla cittadinanza", precisa Lisi.
Rimini, "insieme a tutta l'Emilia – Romagna, è tra i territori che stanno procedendo con maggiore velocità nel piano di vaccinazione, ed avrebbe anche la possibilità di accelerare. La speranza è che i ritardi di questi giorni, avvenuti per forza maggiore, siano recuperati al più presto attraverso la regolarità delle forniture secondo gli accordi presi e condivisi. Sappiamo che in questa sfida con il virus che stiamo portando avanti, ogni singolo giorno, ogni singola dose, sono di grande importanza. Se vogliamo uscire tutti insieme da questa emergenza, non abbiamo altre soluzioni infatti se non quella di vaccinare più persone possibili nel minor tempo", sottlinea infine il vicesindaco.