(Rimini) Il direttore sportivo vela del Club nautico di Rimini, Andrea Musono, è risultato essere il più votato fra i nuovi consiglieri del governo regionale della Federazione italiana vela. I nuovi eletti resteranno in carica per il prossimo quadriennio olimpico. Musone sostituisce il collega e direttore amministrativo del Club nautico riminese, Marco Valcamonici.
Lo scorso sabato, 16 gennaio 2021, si è svolta, presso il centro congressi Sgr a Rimini, l’assemblea elettiva dell’undicesima zona Fiv. Corrisponde alla regione Emilia Romagna per il mondo della vela ed è l’Ente che governa e sovraintende alla organizzazione delle regate, prepara istruttori e giudici di gara, organizza i corsi per gli istruttori per l’insegnamento della vela ed è delegata dalla Federazione Nazionale sul territorio. Riconfermato il presidente uscente Mario De Boni del Circolo Velico di Punta Marina, le consigliere Roberta Pasini del Circolo Nautico di Cattolica e Roberta Mazza del Circolo Velico Riminese che ha sede sulla parte destra del porto come il Club Nautico dove ci sono anche i nuovi uffici del Comitato di Zona.
Le new entry che aiuteranno nel governo dei 35 circoli della zona sono i rappresentanti del Circolo Nautico di Volano Mauro Rinaldi, del Circolo Velico Ravennate Jacopo Pasini e del Ravenna Yacht Club Franco Costa. "La struttura, la capacità organizzativa, il numero dei soci e la lunga storia del Club Nautico di Rimini e del vicino Circolo Velico hanno fatto la differenza nella decisione di spostare la sede della Federazione a Rimini e nelle scelte di voto dei circoli romagnoli", sottolinano dal Club nautico di Rimini..
La posizione geografica di Rimini "crea una straordinaria opportunità per la federazione di sviluppare nuovi servizi a favore di un movimento sportivo che ha nella crescita dei valori del mare il suo fine statutario. Questa centralità rispetto al resto del territorio, la logistica, la viabilità e le strutture ricettive faranno la differenza per accrescere l’interesse e la partecipazione delle squadre agonistiche di ogni parte d’Italia alle regate e ad ogni manifestazione sportiva legata al mare per l’educazione dei giovani ad uno sport che ha nel sacrificio e nella condivisione della fatica i suoi principi fondanti. Senza tralasciare gli aspetti economici per il nostro sistema turistico".