(Rimini) L’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad, con i consiglieri comunali Luca Pasini e Simone Bertozzi, il capo della polizia municipale Orioli e la pirigente al Patrimonio Caprili ha incontrato oggi i gestori delle attività del centro storico, in particolare della Vecchia Pescheria. Ne dà notizia il consigliere Pasini.
"La grave situazione venutasi a determinare nel weekend scorso in quell’area, che ha visto vasti assembramenti di persone che usufruivano delle modalità di asporto di cibi e bevande aggirando le norme, richiede risposte urgenti che però non possono penalizzare ingiustamente le attività della zona, che sono già molto provate dai lunghi periodi di chiusura e dalle fasce orarie individuate dal Governo", spiega Pasini. "Senza mettere in discussione le prerogative delle Autorità preposte, deve essere portato avanti un fitto dialogo che pur in tempi strettissimi porti ad una eliminazione degli incresciosi assembramenti già a partire da questo finesettimana ormai alle porte".
Un dialogo "che dovrà coinvolgere Prefettura, Questura e Forze dell’Ordine, impegnate in un difficilissimo lavoro di controllo del territorio, ma anche gli esercizi commerciali del centro storico, che ormai da molti mesi si stanno impegnando in un complesso e soprattutto costoso adeguamento alle disposizioni governative ma che non possono assumersi la responsabilità di contenere tutti i rischi".
L’Amministrazione" si è mossa immediatamente per tutelare la salute dei cittadini proponendo soluzioni intelligenti come il già sperimentato utilizzo dei banchi in pietra della Pescheria, coinvolgendo quindi anche la Soprintendenza, cui spetta la tutela dei beni architettonici e storici ma a cui si richiede anche di eseguire il proprio compito con uno sguardo alle gravi esigenze di questo incredibile momento storico. All’utilizzo dei banchi in pietra deve essere associata l’apposizione di ulteriori tavolini, in spazi più ampi e con il necessario distanziamento tra le sedute. Non si può poi tralasciare il tema più scottante di queste ore: l’invocata restrizione agli accessi del Centro storico, prevista dalle norme ma mai applicata nella nostra città".
In situazioni di particolari gravità "non è possibile opporsi a questi provvedimenti di urgenza, tenendo ben presente che si tratta di misure straordinarie che eventualmente saranno in vigore con tempistiche fortemente limitate nel tempo. Come già detto, solo il dialogo virtuoso tra tutti gli attori in campo, a costo di una concertazione serrata da intraprendere ad horas, potrà permettere di individuare modalità di accesso al centro della città che non neghino la libertà di movimento dei cittadini ma anzi la consentano in totale sicurezza".
C’è un dialogo in atto con "un’azienda del territorio che si occupa di gestione tecnica per gli eventi in Italia ed all'estero. Ci presenteranno un’idea da sottoporre agli organi competenti basata sulla gestione dinamica controllata dei flussi delle persone, tenendo conto non solo delle restrizioni per prevenire il rischio del contagio da sars cov 2 ma anche delle norme di safety e security".