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19 12 2012 | Rimini | Aeradria, entro due giorni in tribunale il progetto di concordato

Mercoledì, 19 Dicembre 2012

mattone

Rimini | Aeradria, entro due giorni in tribunale il progetto di concordato


Aeradria, tra due giorni scadrà il termine per la consegna del progetto di concordato in tribunale. Da qui il giudice competente si prenderà un po’ di tempo, qualche giorno, per asseverare (oppure no) il progetto del concordato, cioè certificarne l’aderenza con la realtà, la verità dei fatti sostenuti dalla società.


Dopo e in caso di risposta positiva del giudice, scatterà un nuovo conto alla rovescia. Ci sarà tempo fino alla fine di febbraio per rendere realizzabile quanto sostenuto. Si parla in particolare della capacità di Aeraria di recuperare i sette milioni di aumento capitale e i sei milioni di prestito dei soci, ma il documento ha in sé altre voci in prospettiva, numeri e azioni realizzabili che la società fornirà al giudice per permettergli di presentarsi davanti ai creditori e concordare (i creditori dovranno votare la proposta di Aeradria, che passerà col 51 per cento). Questo significa che entro fine febbraio i soci pubblici, quelli che ancora non l’hanno ancora fatto, dovranno deliberare l’aumento di capitale per quanto gli spetta.


Tuttavia, il tesoretto dei soci non basterà al giudice per valutare positivamente il salvataggio di Aeradria ed è per questo che il progetto di concordato va oltre la sola attività volativa. Bisognerà dimostrare che nei prossimi anni l’azienda riuscirà a raggiungere non solo il pareggio di bilancio, ma anche a pagare i debiti. Ci sarà, quindi, bisogno anche di una revisione della struttura e non solo.
Se da un lato, si punta a mantenere il numero dei passeggeri (e quindi il rispettivo indotto), che per quest’anno si è attestato sugli 800mila, dall’altro si inizia a prevedere in futuro lo sfrondamento di alcune compagnie troppo costose dal punto di vista del marketing, quasi una tassa obbligata per tutti gli aeroporti turistici affinché le compagnie vi facciano scalo, ma che può essere gestita meglio. Un esempio, per capirsi, può essere quello del collegamento con Roma. Fino a poco tempo fa costava ad Aeradria più di 700mila euro di passivo. Si tratta di una linea che si è valutato di tenere per una logica di continuità dell’aeroporto (una volta a Roma da Rimini si può raggiungere tutto il mondo) o anche perché di servizio alle fiere.


E’ prevedibile che in situazioni simili in futuro i soci chiedano ad Aeradria di individuare l’ente o chiunque tragga un beneficio dal collegamento, in modo da garantire una partecipazione più adeguata. Nel frattempo, invece, è più probabile che il giudice (che non terrà conto dei vantaggi dell’indotto del Fellini per la provincia di Rimini e San Marino) chieda ad Aeradria di tenere in piedi solo i contratti che palesemente non siano sproporzionati rispetto all’attività.


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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