Rimini | Consiglio comunale: beni confiscati alla mafia saranno destinati a emergenza abitativa e rifugiati politici
L’amministrazione di Rimini destinerà i beni confiscati alla criminalità organizzata a scopi sociali. Ne beneficeranno, in particolare, cittadini in condizioni di emergenza abitativa e rifugiati politici. E’ stato, infatti, approvato all’unanimità ieri in apertura di seduta dal consiglio comunale di Rimini l’ordine del giorno "Lotta alla mafia e beni confiscati" presentato dai consiglieri comunali Savio Galvani (Fds) e Carlo Mazzocchi (Pd). Si prevede per giunta e sindaco anche l’impegno a monitorare i passaggi di proprietà di attività che potrebbero occultare possibili fonti di riciclaggio, nonché il settore degli appalti e sub-appalti affinché venga rispettata la libera concorrenza. Tra le iniziative in campo, da oggi in avanti, anche la promozione di progetti per lo sviluppo della cultura della legalità a partire dalle giovani generazioni.
Ieri il consiglio ha approvato all’unanimità anche la mozione presentata di Carla Franchini (M5S) sulla "realizzazione area aperta al gioco per bambini disabili" e a maggioranza la modifica del regolamento di contabilità relativo all'"affidamento e gestione del servizio di tesoreria". Approvato con l’astensione della minoranza e il voto contrario di Gioenzo Renzi (Pdl) l’atto d’indirizzo sulla Tares (tributo comunale sui rifiuti), l’estinzione anticipata di mutui Cassa depositi e prestiti (favorevole della maggioranza e M5S, astenuto il Pdl), l’integrazione delle politiche territoriali della Provincia di Rimini, Dup - Fas (favorevole maggioranza, astenuta la minoranza).
Fronte bipartisan per il regolamento comunale dei centri di telefonia o "phone center" (favorevole maggioranza e Pdl, astenuto il M5S e Galvani) e per l’adesione alla convenzione per la costituzione di un fondo comune per le imprese associate alle cooperative artigiane di garanzia operanti nella provincia di Rimini (favorevole maggioranza e Pdl, astenuto il M5S).