(Rimini) La giunta del Comune di Rimini ha sottoscritto il Protocollo di intesa per l'istituzione e la gestione dell'Osservatorio della provincia di Rimini sulla criminalità organizzata e conferma anche per il prossimo biennio le azioni ed i progetti dell'Osservatorio portati avanti nell'ambito della collaborazione fra i Comuni di Rimini, Riccione, Bellaria, Santarcangelo, Cattolica e Misano, la Prefettura di Rimini, le Forze dell'ordine e le associazioni, di categoria e del volontariato, presenti sul territorio.
Sin dal 2012, la Provincia di Rimini ha attivato l'Osservatorio sulla criminalità organizzata per monitorare l'andamento della questione sicurezza sul territorio e promuovere e coordinare tutte quelle attività legate all'analisi ed al monitoraggio degli atti illeciti legati alla criminalità organizzata di stampo mafioso. In questi anni, l'osservatorio ha inoltre realizzato ricerche e studi, organizzato corsi di formazione, monitorato la situazione dei beni confiscati, raccolto documentazione in tema di criminalità organizzata, per la Riviera di Rimini. Una sinergia, quella fra la Provincia di Rimini ed i Comuni della Riviera, che ha contribuito all'attivazione di politiche integrate in materia di sicurezza urbana e di attività congiunte sul territorio dell'area riminese, assicurando un interscambio operativo ed informativo che rafforza la prevenzione e l'efficacia delle iniziative nel contrasto degli episodi di microcriminalità e di infiltrazioni della criminalità organizzata
Per il prossimo biennio, l'assolvimento dei compiti demandati dal protocollo verrà coordinato dal Comune di Bellaria Igea Marina presso il quale è istituita la segreteria tecnica delle iniziative. Inoltre, viene istituito il comitato scientifico dell'osservatorio provinciale composto da Daniele Paci, magistrato, Alessandro Bondi, professore universitario di diritto penale, Luca Uguccioni, segretario comunale, Ivan Cecchini, dirigente comunale che ha anche il compito di presiedere il comitato.
"L'attuale crisi economica acuita dagli effetti della pandemia – ha sottolineato l'Assessore Mattia Morolli – mette ancor più in evidenza l'urgenza di attuare forme di collaborazione per lavorare meglio. L'azione congiunta di sei comuni uniti per combattere le infiltrazioni criminose consente di trasmettere informazioni, segnalare movimenti sospetti, stimolare rapporti con l'associazionismo, nell'ambito di un'azione sinergica tra con le forze dell'ordine, al fine di garantire il presidio di legalità e il corretto funzionamento del sistema economico locale".