(Rimini) "Con Enrico Vaime se ne va uno dei grandi padri dell'intrattenimento e del varietà in Italia, un amico della nostra città", ha detto il sindaco Renata Tosi, ricordando che nel 2010 l'amministrazione comunale di Riccione gli conferì la "cittadinanza onoraria". Considerato uno dei più brillanti autori radiofonici e televisivi, è stato anche uno dei più prolifici autori di teatro e di varietà radiofonico e televisivo fra gli anni Sessanta e Settanta. La sua produzione è sconfinata e include decine di titoli di grande successo e popolarità. Considerato un maestro dalle successive generazioni di autori, Vaime si è sempre distinto per un garbato umorismo.
"È stato un caro amico per me e lui amava Riccione, ci veniva fin da piccolo alloggiando all'Hotel Roma" -, ricorda Simone Bruscia che da direttore artistico del TTV intervistò Vaime nel 2010. "Tra i più grandi, ironici, intelligenti autori e conduttori radiofonici e televisivi, aveva partecipato e vinto il Nettuno d'Oro al Premio Riccione nel 1963. E su proposta di Riccione Teatro gli venne conferita la cittadinanza onoraria nel 2010 - rammenta Bruscia -. Ricordo che quel giorno si disse molto felice, aveva parlato di un bellissimo gesto di amore così raro che pensava non si potesse più verificare e aveva aggiunto che era stato il più bel regalo che avesse mai ricevuto negli ultimi anni. Ricordo che quando lo intervistai quel giorno era sinceramente commosso dalla felicità. Poi tornò anche negli anni successivi a Riccione, naturalmente".