L’ex nuova questura è stata acquistata dalla Conad al prezzo di 4 milioni. L’acquisto è avvenuto all’asta fallimentare della società Da.Ma. dopo alcuni tentativi falliti.
È stata acquistata dalla Conad per farci cosa? Al momento la risposta non c’è. Nei mesi scorsi, nella stessa zona, in via Giuliani, Conad aveva acquistato un terreno edificabile al prezzo di 5,3 milioni.
Aveva destato scalpore, più di un anno fa, nel febbraio 2020, il progetto integrato sull’intera area inviato dall’’amministrazione comunale in Regione per chiedere il finanziamento per la costruzione di 36 nuovi alloggi fra edilizia popolare e edilizia sociale. Il progetto integrato prevedeva alcune scelte importanti: la realizzazione della cittadella della sicurezza all’ex Caserma Giulio Cesare, il trasferimento degli uffici comunali oggi in via Rosaspina nell’immobile dell’ex nuova questura, una superficie commerciale di circa 1400 metri quadri.
La svolta era stata clamorosa perché si era sempre saputo che gli uffici comunali dovevano andare nell’area della stazione. Da Palazzo Garampi avevano cercato di smorzare la sorpresa, sostenendo che si trattava di una previsione a lungo termine, inserita solo perché la Regione valuta con maggiore punteggio i progetti che prevedono la riqualificazione di un’ampia area urbana. Insomma, solo uno stratagemma per portare a casa gli alloggi popolari.
Il progetto integrato si presentava con l’ambizione di recuperare ad una maggiore vivibilità una vasta area della città (dall’ex caserma a via Ugo Bassi, passando attraverso lo stadio e le attuali case popolari di via Balilla) che versa da tempo in una situazione di insostenibile degrado soprattutto per la presenza dell’edificio della “questura” e delle zone limitrofe.
Il progetto integrato prevedeva anche che per la zona di via Ugo Bassi venisse recuperato il Piano Attuativo decaduto, il che significherebbe, stando ai documenti inviati in Regione, “uffici pubblici, commercio, attrezzature pubbliche, parcheggi scambiatori”.
L’amministrazione comunale aveva sempre categoricamente escluso che nella zona si avesse l’intenzione di realizzare un supermercato.
Ora però l’acquisto da parte di Conad della struttura e dei terreni vicini qualche dubbio lo solleva.