(Rimini) Si è svolto, ieri pomeriggio, un nuovo incontro online del Patto provinciale per il lavoro e per il clima che ha visto la partecipazione dell’assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla. Dopo la fase di impostazione del metodo di lavoro, sviluppata dalla Provincia e dall’Agenzia Piano Strategico e concordata negli appuntamenti precedenti di marzo e aprile con tutti i partecipanti (che sono, lo ricordiamo, le rappresentanze provinciali dei firmatari del Patto regionale per il lavoro e per il clima), l’incontro di ieri ha rappresentato il primo dei momenti ispirazionali che introducono all’attività delle task force tematiche per fornire ad esse, oltre al quadro di contesto nel rapporto con il Patto regionale, un punto di vista sulle tendenze in atto nei settori chiave: digitalizzazione, sostenibilità, conoscenze e saperi.
Il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi, ha introdotto e coordinato i lavori di una sessione che, come le precedenti, ha visto una partecipazione ampia, con molti interventi in coda all’incontro (dai Comuni di Riccione, Coriano, Rimini, Santarcangelo, San Giovanni in M., alla CGIL e agli ordini professionali) cui ha risposto l’assessore Colla, il quale nel suo intervento ha sottolineato che “la premessa del nuovo Patto per il lavoro e per il clima è già nel suo titolo: abbiamo bisogno di cambiare il modello di sviluppo che abbiamo conosciuto fino ad oggi, creando nuovo lavoro di qualità. Abbiamo individuato tre asset di sviluppo: digitalizzazione, sostenibilità, conoscenze e saperi. Lì arriveranno gli investimenti e lì posizioneremo i bandi con i fondi dell’Europa e del PNRR. Sono tante risorse che andranno spese bene e in tempi rapidi. Per questo invito il territorio di Rimini a prepararsi, perché chi avrà pronti i progetti esecutivi sarà in grado di portare sul territorio e mettere a terra gli investimenti. La sostenibilità richiederà necessariamente un cambiamento delle filiere e del modello delle nostre città. Dobbiamo essere in grado di gestire la transizione e non perdere lavoro. Questo vale anche per il turismo: penso che sia in atto un cambiamento culturale e dobbiamo capire come intercettare un turismo slow e di business per coprire l’intero arco dell’anno, rafforzando la propria identità. Non è un caso che nel documento sulla Strategia regionale di specializzazione intelligente (S3) per la prima volta abbiamo aggiunto un cluster specifico sul turismo per posizionare ricerca, risorse, una nuova idea strategica. Dobbiamo pensare anche a completare le strutture, le reti, investire sull’internazionalizzazione. Nel grande new deal delle competenze e dei saperi vogliamo riscoprire la cultura tecnica e scientifica e una scuola che si lega alle proprie comunità. Stiamo discutendo il nuovo accreditamento sul sistema della formazione e faremo grandi investimenti su lauree professionalizzanti, ITS, IFTS, in rete con le identità territoriali, così come sull’apprendistato, e faremo un bando per qualificare i luoghi della formazione. Dobbiamo inoltre riscoprire un’idea di qualità del lavoro, che comprenda anche gli stagionali. Il vostro territorio ha pieno diritto a partecipare a tutti i bandi e la Regione è a disposizione per accompagnarvi nella rete dell’Europa e rispetto alle possibilità nazionali e internazionali.”
Le task force (impresa, formazione e lavoro, transizione ecologica, welfare e terzo settore, scuola, mobilità sostenibile, pianificazione territoriale e politiche abitative, legalità) cominceranno a riunirsi da giugno per completare in un mese circa la fase di acquisizione di quella base conoscitiva comune indispensabile per delineare obiettivi condivisi in vista della redazione di linee guida per un piano di azione territoriale. Il prossimo appuntamento del Patto provinciale per il lavoro e per il clima è per mercoledì 26 maggio alle ore 17.30 con l’incontro online “Innovazione digitale: bene comune” nell’ambito dei laboratori di cittadinanza digitale sulle nuove sfide lanciate dall’Agenda digitale dell'Emilia-Romagna Data Valley Bene Comune.