MARCO LOMBARDI: "ANCHE IO ADESSO POSSO DARE INUTILI CONSIGLI". RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Egregio Direttore,
la sua acuta osservazione che mette in relazione il congresso del PDL con la vicenda Maggioli, mi stimola ad un intervento sul suo giornale on-line. In effetti, in questo periodo in cui la politica nella migliore delle ipotesi è ritenuta superflua e nella peggiore dannosa, una botta di orgoglio (alla politica) non può che far bene. E l’orgoglio è quello di dare contenuto strategico a ciò che lei ha intuito ma che, se non spiegato, potrebbe anche rimanere frutto del caso.
Noi del centro destra riminese, oggi possiamo rivendicare vari meriti che pochi ci hanno riconosciuto, ma siccome il tempo è galantuomo……. In primo luogo questo clima di collaborazione tra forze diverse, che oggi viene apprezzato in tutto il Paese, noi lo abbiamo praticato da sempre modulando attentamente opposizione ideale e capacità di non mirare allo sfascio ma al bene comune. Siamo stati sempre, in ogni elezione, il miglior PDL della Regione e di tutte le regioni rosse, ma ogni volta abbiamo dovuto subire le critiche di ci diceva che non eravamo all’altezza. Siamo riusciti a diventare negli anni una alternativa credibile ma siamo anche stati protagonisti di vicende amministrative importanti come la Fiera, il Palas, l’Aeroporto, il Piano Strategico. A Bellaria abbiamo vinto e stiamo di mostrando di saper governare meglio ed in modo diverso rispetto alla sinistra. La vicenda congressuale ha poi dimostrato la nostra capacità di capire il momento che viviamo e lo spirito di servizio che ci anima.
Io anche in questa occasione congressuale, avevo numeri ed autorevolezza per propormi di nuovo alla guida del PDL in questo affascinante momento di rilancio, ma ho deciso di dare spazio a Miserocchi per favorire quel ricambio non solo generazionale ma anche di ruoli. Inoltre, non è stato notato abbastanza il fatto che io e Pizzolante, per dare ulteriore spazio a facce nuove non ci siamo neppure candidati nel direttivo partecipandovi di diritto ma senza diritto di voto. Insomma arriva un momento in cui indipendentemente dall’età e dai meriti si deve lasciare il passo per favorire una ventata di novità utile al movimento.
E qui si innesta la questione Maggioli sulla quale non ho voluto fare commenti fino ad ora perché quando il clima è quello di uno scontro tra tifosi ogni ragionamento viene grossolanamente inserito senza distinguo, tra i pro o tra i contro. Il pretesto con cui si chiedono le dimissioni di Maggioli oggi, è del tutto strumentale e sicuramente inferiore (anche nelle dichiarazioni successive) alla incriminazione per riciclaggio da cui la vicenda trae origine e che nessun imbarazzo aveva procurato due anni fa. Detto questo però mi chiedo se Maggioli non si fosse reso conto che, al di là dei suoi meriti, rimanere per così tanto tempo in quel ruolo era problematico, soprattutto nel momento in cui almeno apparentemente nemmeno si ipotizzava un ricambio. La politica (anche il PD per le ragioni che lei ricordava) ha dato prova di saper affrontare il ricambio meglio della così detta società civile dove le cariche, che spesso si sostengono le une con le altre, si stanno dimostrando molto più statiche.
Un'ultima considerazione. Quando nel PDL si litigava, nessuno degli opinion-leader della società civile si è voluto sporcare le mani nel capire le ragioni dei litigi e nel dare un giudizio su fatti che comunque danneggiavano un partito importante per il confronto democratico in questa città, ma tutti si limitavano a dirci: “andate d’accordo, non litigate”. Oggi anche io, libero da cariche di partito, mi limito a suggerire lo stesso inutile consiglio.
Marco Lombardi (iscritto al Popolo della Libertà)
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