Rimini | Crisi urbanistica, Pazzaglia insiste: elezioni anticipate
“Caro Agosta, la tua risposta, che non entra nel merito ma tende solo a denigrarmi sul piano della coerenza personale, suona come un'ammissione di responsabilità”. Fabio Pazzaglia controreplica alla difesa del Pd da parte del capogruppo Marco Agosto rispetto al problema della riqualificazione del centro storico di Rimini. E insiste: elezioni anticipate. “Potrei citare i dati su questo primo terzo di legislatura che vede il numero più scarso di sedute degli ultimi 10 anni. Potrei chiederti che ci stanno a fare la metà degli assessori della Giunta visto che in un anno e mezzo hanno portato a malapena una delibera in Consiglio. Ma penso sia del tutto inutile. Ogni giorno che passa appare sempre più chiaro che le elezioni anticipate sono l'unica via percorribile per uscire da questo pantano in cui ci avete cacciato”.
Poi giù con una lunga serie di provvedimenti pro cemento del Pd sostenuti dal capogruppo. “Se fosse stato per te oggi a Rimini non ci sarebbe più il teatro Novelli! Ricordi? Dicevi che avremmo dovuto abbattere il Novelli per farci un condominio di prima classe. Se fosse stato per te oggi nell'ex camping Carloni, l'unico polmone verde di Viserbella, ci sarebbero decine di appartamenti. E sempre secondo te avremmo dovuto dare il la alla più grande colata di cemento dal dopoguerra ad oggi in tutta l'area di Rimini nord. Ricordi con quanta enfasi dicevi che sarebbe stato sufficiente l'indice di edificazione dello 0,2? Col piccolo particolare che sarebbe stato spalmato su ogni metro quadro di Rimini Nord. Ricordi lo stadio? Eri pronto a votare il motore immobiliare da 120mila metri quadri senza fare una piega! E volevi anche che venissero costruiti centinaia di appartamenti a Rimini sud, usando come pretesto una volta la Colonia Murri e la volta dopo il sottopasso di via Portofino”.
Tra i due ruggini di qualche tempo fa. “Ricordi infine quando il sottoscritto fu espulso dal gruppo consiliare da te presieduto, reo di aver contrastato la politica urbanistica del Pd? Caro Agosta, sentire parlare te e i tuoi compagni di Partito di sviluppo qualitativo dopo tutte le vagonate di mattoni che avete votato mi fa tornare in mente il titolo del giornale di satira Cuore che scriveva a caratteri cubitali: “Hanno la faccia come il c....”. Ricordami di regalartene una copia”.