(Rimini) Metti un giorno Paolo Cevoli al Teatro della regina di Cattolica. Sta per entrare in scena per girare un video, ma gli squilla il telefono. Ha dimenticato di abbassare la suoneria. Si scusa. Risponde. Alla fine dice: “…era un mio amico. Uno che non voleva fare il vaccino”. E’ fiction, ma racconta un pezzo di realtà comune a molti in questo periodo. E’ uno dei due spot che la Asl Romagna userà per lanciare una serie iniziative di sensibilizzazione sulla campagna vaccinale. I video saranno due (quello di Cevoli destinato al pubblico degli adulti e un secondo che fa l’occhiolino alle generazioni più giovani) e non saranno le uniche frecce all’arco della sanità locale. Dal 4 agosto sulle strade della Romagna si potranno incrociare tre camper super accessoriati in cui chi vorrà, residenti sul territorio o turisti, ma in ogni caso italiani, potrà ottenere la sua prima dose. “VacciniAmo la riviera”, questo il claim della campagna presentata oggi al colosseo da assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, direttore generale di Asl Romagna, Tiziano Carradori, direttore sanitario Mattia Altini e direttore del Dipartimento Sanità pubblica Raffaella Angelini.
“Vogliamo intensificare il nostro intervento – spiega il direttore Carradori – partendo dall’osservazione della situazione in cui ci troviamo: con l’aumento, qui come altrove, dei casi, ma anche un numero contenuto di ricoveri. Bisogna comunque tenere presente che nell’ultimo mese abbiamo aumentato di undici volte il numero settimanale dei positivi, ma il dato è diverso se si guarda alla fascia under 24, con un aumento del 33%”. Da qui l’esigenza di portare la vaccinazione direttamente nei luoghi di aggregazione più frequentati della riviera, soprattutto dai ragazzi le cui percentuali di vaccinazione sono più basse rispetto a quelle delle fasce di età più adulte, per “contrastare la resistenza vaccinale, presente qui come altrove, ma molto presente soprattutto a sud dell’area”.
I luoghi di aggregazione saranno raggiunti all’ora dell’aperitivo, dalle 18,30 alle 22,30, da tre postazioni, due fisse, a Ravenna e Rimini, una mobile che raggiungerà Cervia, Milano Marittima, Riccione, San Mauro, Gatteo, Cesenatico. “Saranno dei veri e propri centri vaccinali, in piena regola, in grado di offrire tutti i servizi necessari. Proponiamo un’azione incisiva per potenziare i servizi vaccinali della costa”, spiega il direttore sanitario Altini. Ogni camper sarà dotato per somministrare sessanta dosi ogni sera.
L’assessore Donini parla di “iniziativa importante, destinata ad avere successo perché rende l’opportunità della vaccinazione ancora più prossima ai cittadini”. Soprattutto la rende semplice: “non sarà necessario prenotarsi, è una vaccinazione pret à porter”, e se non si è convinti si possono solo prendere informazioni, fare domande e meditarci su in attesa di tempi più maturi. “Si può decidere fino all’ultimo minuto, i mezzi sono sicuri sotto ogni aspetto, soprattutto quello sanitario. Lanciamo un appello a tutte le età: la vaccinazione è un atto di tutela per la propria salute e un atto per mettere in sicurezza tutti”. Guardando ai dati, “vediamo che grazie al vaccino i nuovi contagi non si stanno trasformando in saturazione per gli ospedali. Dobbiamo impegnarci tutti a non far circolare il virus”.
Nonostante i risultati ci siano, Rimini resta però una piazza non semplice. “Qui registriamo qualche punto percentuale in meno di copertura rispetto al circondario. Nella fascia under 24 risulta vaccinato contro il covid un ragazzo su quattro, mentre nelle altre province il dato è di un ragazzo su tre. Ma a Rimini la resistenza in genere ai vaccini è storica. Da sempre i dati sono inferiori a quelli del resto della Romagna e del resto della regione”. Se vogliamo, per, guardare anche “al bicchiere mezzo pieno”, va avanti Angelini, “proprio tra i più giovani nel riminese stiamo assistendo in questi giorni a un aumento delle prenotazioni. Sembra si stia smuovendo qualcosa: contiamo che la situazione sia migliorabile”.
Domani inizierà il week end della Notte Rosa e sono attesi in riviera flussi ingenti di turisti. Situazione preoccupante? “I modelli di previsione applicati al covid fino ad oggi hanno fallito”, risponde il direttore Carradori. “Non è importante quello che facciamo, ma come ci comportiamo durante la Notte Rosa, ed è importante che funzioni la vigilanza”. Mantenendo “il cervello freddo”, conclude Carradori, “grazie ai vaccini le conseguenze saranno contenute e non comprometteremo la capacità di tenuta del sistema sanitario. Aprirsi non vuol dire dimenticare le precauzioni. Numeri, però, non ne ho”.