(Rimini) Dopo il sì dell'Unione Europea che tre giorni fa ha sbloccato i certificati Covid emessi dal Vaticano e da San Marino, stabilendo che saranno accettati nel blocco dei 26 alle stesse condizioni del certificato digitale covid dell'Ue, ieri in serata è stato sciolto il nodo a livello "locale". I cittadini sammarinesi sono stati vaccinati con lo Sputnik, non riconosciuto dall'Eema e dall'Aifa, ma il consiglio dei ministri ieri ha varato un'esenzione fino al 15 ottobre. In pratica fino a questa data per i sammarinesi "già sottoposti ad un ciclo vaccinale, non si applicano le disposizioni relative al green pass".
L'esenzione è stata confermata dal minostro Roberto Speranza in conferenza stampa che la definisce "una prima soluzione al problema, per un un interlocutore importante come San Marino". Allo stesso tempo Speranza precisa che "questo non significa riconoscere il vaccino Sputnik. L'Italia ha una relazione costruttiva con l'Ema; la procedura di Ema è in itinere e noi vincoliamo l'approvazione di vaccini solo all'approvazione di Ema". Quindi l'esenzione fino al 15 ottobre "è una soluzione di natura transitoria, che tiene conto della specificità di San Marino e che consentirà una ulteriore valutazione, sia all'Ema, sia alle autorità di San Marino, rispetto anche all'utilizzo di altri vaccini".
La nota stampa di ieri di palazzo Chigi, infatti, recita anche:"Sarà adottata una circolare che disciplinerà un nuovo percorso vaccinale compatibile, in coerenza con le indicazioni dell'Agenzia Europea per i medicinali". E' in pratica la proposta ai sammarinesi di effettuare una terza dose con Pfizer.