(Rimini) Vendeva alcol a minorenni e a seguito della segnalazione della polizia locale di Riccione, la prefettura ne ha sospeso la licenza per 15 giorni. Chiuso un mini-market, gestito da un cittadino bengalese, in viale Dante che a distanza di un anno esatto ha commesso la medesima violazione di legge. La Polizia locale di Riccione ha accertato almeno due episodi in 5 anni: l'ultimo risale al luglio 2021 quando gli agenti della municipale hanno provveduto ad emettere una sanzione nei confronti del titolare per la vendita di alcol a minorenni. Nello stesso periodo, esattamente un anno fa era stato multato per lo stesso motivo ed era stato oggetto di un provvedimento del questore.
"Questo è solo un primo provvedimento che la Giunta del Comune di Riccione ha fortemente caldeggiato - è il commento dell'amministrazione comunale -. Deve essere chiaro che l'obiettivo principale per l'amministrazione è quello di proteggere i nostri giovani e di prevenire fin dove è possibile i pericolo per i ragazzi e per la città. L'alcol venduto ai minorenni è sicuramente una scintilla per infiammare gli animi, per creare quelle situazioni che facilmente degenerano. I controlli saranno sempre più serrati e grazie all'ordinanza su viale Dante saranno anche più efficace. Il messaggio deve essere chiaro, Riccione è una città sicura che si è dotata di tutti gli strumenti legislativi e amministrativi possibili. Sono stati stanziati i fondi per le guardie giurate che gli esercizi si sono impegnati ad assumere, si sono intensificati i turni della Polizia Locale, le Forze dell'Ordine attraverso la prefettura hanno garantito ogni possibile sforzo per rendere sempre più visibile e costante la propria presenza sul territorio. Crediamo che dall'inizio dell'estate, l'amministrazione abbia messo in campo tutte le forze disponibili, economiche e amministrative, come appunto l'ordinanza contro l'alcol di asporto in viale Dante. Il turismo che vuole Riccione è un turismo di qualità, è un imprenditoria di qualità, chi non rispetta le regole e la legge e chi tenta solo di approfittare di una città forte nel panorama turistico italiano dovrà arrendersi davanti a controlli sempre più stringenti e sanzioni severe".