Rimini | Pizzolante (Pdl): In Parlamento una legge per le fogne di Rimini
Compie oggi 52 anni e si concede un regalo, un vezzo. Sergio Pizzolante non ha un programma da presentare ai suoi elettori e da seguire una volta a Roma. Ha quattro ossessioni. La prima si chiama ‘fogne di Rimini’.
“Il problema della balneabilità sta a Rimini – ha spiegato oggi il deputato del Pdl presentando la squadra dei riminesi alle prossime elezioni politiche – come quello della riconversione dell’Ilva sta a Taranto. Anche qui da noi c’è bisogno di una legge. Lavorare al progetto è la prima cosa che farò”. Se è vero che il turismo è la vera e unica industria locale, o almeno la più forte, allora la questione delle fogne di Rimini (che secondo Arpa mettono a rischio con gli sversamenti tutta la riviera) è da risolvere una volta per tutte.
“Bisogna fare come per la riconversione dell’Ilva e prevedere – spiega Pizzolante – un bel 50 percento di risorse locali e, perché no, vendere la partecipazione in Hera per risolvere il problema. L’altro 50 per cento di risorse potrebbe essere nazionale e regionale. Ma c’è bisogno che le cose inizino a incastrarsi, per risolvere questo problema tutti devono sentirsi responsabili”.
Quello delle fogne di Rimini, però, è un problema che si risolverà gradualmente. E intanto? “Come per l’Ilva ci si è impegnati a mantenere viva l’unità produttiva, qui a Rimini è necessario mantenere la balneabilità a livelli accettabili. A questo scopo lancio un appello accorato a tutte le forze istituzionali in campo”.
La seconda ossessione si chiama ‘lavoro’. “Il nostro sistema imprenditoriale è in grandissima crisi e sofferenza. Come ho già avuto modo di fare nella precedente legislatura, il mio impegno principale sarà fare in modo che sia messa a disposizione delle piccole imprese la cassa integrazione anche in deroga. Solo così le realtà imprenditoriali del nostro territorio potranno resistere alla crisi mantenendo quei posti di lavoro e quelle specializzazioni che saranno molto utili all’uscita dal tunnel perché solo resistendo alla fortissima crisi si potrà riattivare il rilancio”.
Terza ossessione. Il piano strategico del turismo. Uno vero, non quello presentato pochi giorni fa dai ‘tecnici’ di Palazzo Chigi. “E’ un passaggio fondamentale. Prima di tutto bisogna correggere la riforma del Titolo V della Costituzione, laddove assegna tutte competenze alle Regioni. Questo fatto ha portato alla frammentazione della presenza dell’Italia a livello internazionale facendo retrocedere il bel Paese rispetto agli altri competitori europei, come la Spagna. Solo sistemando il Titolo V si potrà tornare a promuovere il marchio Italia nel mondo e recuperare le posizioni perdute. Voglio ricordare solo una cosa e cioè che allo scopo il governo Berlusconi aveva creato il Convention bureau nazionale, che poi il governo dei tecnici ha cancellato”.
Sempre in fatto di turismo sarà importante “dare sostanza ai distretti turistici con burocrazia zero e con meno tasse, che ammazzano aziende e turismo”. E soprattutto ci sarà bisogno di una legge di snellimento e semplificazione per permettere la riqualificazione delle strutture alberghiere.
Pizzolante torna anche sulle concessioni banelneari annunciando per il 9 febbraio un incontro con l’eurodeputato Lara Comi e continuando a chiedere anche per le spiagge italiane un trattamento simile a quello attuato in costa Brava (75 anni di proroga alla Bolkestein), “un sistema di concessioni stabili – spiega – perché solo così possono ripartire gli investimenti”. Quello delle concessioni resta comunque un tema spinoso che si dovrà “affrontare nei prossimi cinque anni un pezzetto all'anno”.
Sulla scia delle ossessioni lavoro e turismo, il deputato riccionese ne ha anche per la legge Fornero. “Bisogna ripristinare il lavoro a chiamata e l’apprendistato stagionale giovanile”.
Quarta ossessione: San Marino fuori dalla black list. “La Repubblica è una grande infrastrutture capace di portare benefici sia alla Romagna sia alle Marche. E’ necessario però ratificare l’accordo bilaterale. Penso riusciremo a farlo nei mesi di aprire e maggio. Fuori dalla black list il Titano sarà sì una ricchezza per sé, ma anche per tutto il territorio intorno”.
Pizzolante, lanciando oggi dalla sede di via Bonsi l’avvio della campagna elettorale che vedrà in programma anche un incontro con Renato Brunetta con il compito di spiegare il piano del Pdl per uscire dalla crisi grazie all’abbattimento fiscale, ha accanto a lui gli amici in lista. Per il Senato Franca Mulazzani ottava, Maria Gabriella Piccari sedicesima, Gabriella Maria Pezzuto ventunesima. Per la Camera Nicola Marcello sedicesimo, Pieluigi Pollini ventunesimo e soprattutto l’assessore di Bellaria Filippo Giorgetti che, in settima posizione, potrebbe arrivare a Roma sul filo di lana.
La candidatura di Giorgetti dà il la al coordinatore provinciale Fabrizio Miserocchi per mettere alcuni puntini sulle i. “Il fatto che Filippo sia stato candidato in una buona posizione – spiega – ha un significato ben preciso. E cioè che il sindaco di Bellaria (Enzo Ceccarelli, ndr) ha fatto bene. E’ il nostro sindaco. E' ed è stato un ottimo sindaco. Non vedo per quale motivo cambiarlo. Noi andiamo avanti sulla strada del merito”.