Rimini | Il bagnino, il bancario, il musicista e lo scout: i nuovi diaconi permanenti al servizio del vescovo
Quattro nuovi diaconi permanenti per la Chiesa di Rimini. Riceveranno l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo Francesco Lambiasi domenica 27 gennaio, alle ore 17,30, in Basilica Cattedrale. I nuovi “servi” sono Mauro Vanni, 48 anni; Luigi Brusi, 47 anni; Raul Papini 62 ani; e Daniele Pagliarani, 55 anni.
Il diacono permanente Mauro Vanni, di Riccione, è sposato con Maria Beatrice Pezzei. Hanno tre figli, e insieme alla famiglia gestiscono da quindici anni una spiaggia a Rimini, il Bagno 62. Da quattro anni Mauro è presidente della cooperativa bagnini di Rimini sud. “L’ordinazione consacra e ufficializza l’intento mio e di Beatrice - spiega - di donare la nostra vita alla Chiesa. È anche una grande responsabilità perché nell’immaginario collettivo un bagnino che sceglie la vocazione del diacono suscita molto interesse, ma Gesù stupisce sempre”. Entrambi i coniugi svolgono diversi servizi all’interno della parrocchia “Gesù Redentore” di Riccione.
Luigi Brusi è nato a Cesena ma ha sempre vissuto a San Mauro Pascoli. È sposato con Orietta Vernocchi, e hanno tre figli. Dal 1993 lavora come impiegato bancario. “Il mio approccio al diaconato - racconta - è avvenuto per gradi. Tra le tante definizioni quella che preferisco è «ministro della soglia». Il diacono vive nel mondo le relazioni quotidiane ed è al tempo stesso un ministro ordinato della Chiesa. Per questo si colloca idealmente sulla soglia, tra la Chiesa e il mondo”.
Il terzo diacono permanente è Raul Papini. Impiegato presso una società di Riccione, è sposato da 40 anni con Liviana Leardini, parrucchiera. Hanno due figlie, di cui una, Natascia, che vive in Australia. “Prima di intraprendere questo cammino di discernimento e far maturare la mia fede, ero musicista, tastierista e cantante in un gruppo musical abbastanza affermato. Nel 1995 Dio ha messo sulla mia strada un sacerdote come don Probo Vaccarini, e la mia vita è cambiata tanto da farmi dire con la parola e la vita «Si voglio te Signore, voglio seguirti dove e come vorrai. Ecco, plasma la mia vita come vuoi». Ho intrapreso un cammino di conversione e discernimento vocazionale tanto che don Tarcisio Giungi di San Lorenzo in Strada di Riccione mi invitò a pensare al diaconato”.
Il quarto diacono è Daniele Pagliarani nato a Pesaro ma cresciuto a Cattolica nella parrocchia di San Pio V dove ha intrapreso il cammino scout e conosciuto Monica, che ha sposato nel 1991. Hanno sei figli. “IL Signore per me ha predisposto un cammino lungo e travagliato da eventi e prove, prima di confermare questa scelta. Lavoro come perito presso l’Ufficio Tecnico del Comune e Monica come insegnante di sostengo (precaria) presso le scuole elementari. Attualmente svolgo il mio ministero presso la parrocchia di San Benedetto dove sono stato accolto da tutte le persone e in particolare dal parroco”.
Con i nuovi ordinati, sale a 39 il numero dei diaconi permanenti in servizio nella Diocesi di Rimini. La prima ordinazione, quella di Bruno Suzzi, risale al 1981. Numerosi altri diaconi permanenti (26 per la precisione) sono in via di formazione, frequentando l’Istituto superiore di Scienze religiose Marvelli, e seguiti nel percorso dal delegato diocesano don Antonio Brigliadori. Normalmente i diaconi permanenti prestano servizio nella carità o in ambiti pastorali in parrocchia e in diocesi. “Con la sua vita, il diacono – spiega don Brigliadori – richiama a essere a servizio gli uni degli altri e al servizio della comunità e del mondo. Con la sua attività, il diacono aiuta la Chiesa e ogni cristiano nella dimensione del servizio”.