Rimini | Elezioni, il Pd incontra i frontalieri
E’ uno dei punti forti dei programmi elettorali, da destra e sinistra, ridimensionati al locale. “La questione della normalizzazione dei rapporti fra Italia e San Marino e la crisi che ha colpito anche l'antica Repubblica non riguarda infatti esclusivamente gli oltre 6000 italiani che lavorano sul Titano, ma si riflette sull'intero territorio riminese”. Lo dice da settimane il rivale pidiellino Sergio Pizzolante (che si dichiara "ossessionato" dalla vicenda), oggi ne parlano anche i candidati riminesi del Pd (reduci dal pranzo a Verucchio con Stefano Bonaccini) che in mattina hanno hanno incontrato una delegazione dell'Associazione coordinamento frontalieri presieduta da Maurizio Morigi.
Pane per i denti dell’onorevole Elisa Marchioni, deputato uscente difficilmente rientrerà come senatore, che “ha ripercorso il lavoro svolto a favore dei frontalieri nei cinque anni alla Camera. I traguardi più recenti, la proroga della franchigia, invariata rispetto all'anno precedente (6.700 euro) e la firma della convenzione contro la doppia imposizione fiscale”. Il primo obiettivo per chi siederà in Parlamento sarà quello di smuovere “l'attesa ratifica del trattato contro la doppia imposizione” e fare in modo che “sia inserita tra le prime attività dell'agenda parlamentare. Poi, portare avanti il lavoro sulla proroga della franchigia, non solo per poterla introdurre anche nel 2014, ma soprattutto per cercare di arrivare a una legge ordinaria”.
Nuova è l’idea dello Statuto del frontaliere proposta da Tiziano Arlotti, con l’intenzione di coinvolgere giuslavoristi e Università per il monitoraggio della situazione attuale. “La tutela dei lavoratori frontalieri non si limita solo alla franchigia, ma riguarda anche le pensioni, la maternità, il riconoscimento dei periodi di congedo, la sanità, le protezioni sociali contro la disoccupazione”, ricorda, infine, Emma Petitti.