Fogne, presentato a Ecomondo il psbo di Rimini

Venerdì, 29 Ottobre 2021

(Rimini) Presentato oggi a Ecomondo il piano di salvaguardia della balneazione ottimizzato in attuazione a Rimini, segnalato tra l'altro dall’OnuNU per la sua importanza nella salvaguardia degli ambienti marini (obiettivo 14 dell'Agenda 2030, ora mirato anche a potenziare la sicurezza idraulica della zona sud di Rimini).

Una maratona in 12 tappe e in continua evoluzione per la salvaguardia del mare. Il piano di salvaguardia della balneazione è una delle principali opere degli ultimi anni in Italia grazie a investimenti complessivi per oltre 150 milioni di euro ed è in costante ottimizzazione per migliorare l’affidabilità idraulica del territorio e per la tutela ambientale in generale. Una maratona portata avanti assieme a Comune di Rimini, Romagna Acque e Amir, suddivisa in 12 “tappe”, che comprendono anche la riqualificazione di 11 scarichi a mare, con 130 persone al lavoro ogni giorno e 45 km di nuove condotte fognarie e di cui ad oggi sono state appaltate opere pari al 70% del totale.

Il piano ha la particolarità di intervenire sul sistema fognario depurativo per il superamento delle criticità legate alla balneabilità della costa e la salvaguardia idraulica della città in caso di eventi meteorologici intensi, che si verificano sempre più frequentemente anche per via dei cambiamenti climatici. Sebbene già da due anni, nelle aree interessate dagli interventi del Piano, gli obiettivi siano stati raggiunti, l’evoluzione del contesto ha spinto il Gruppo Hera e il Comune di Rimini a integrare la salvaguardia della balneazione con interventi ulteriori per la protezione idraulica del territorio.

Uno dei principali interventi per la salvaguardia idraulica: la dorsale Ausa. Completata la progettazione esecutiva del primo intervento aggiuntivo agli undici inizialmente previsti dal PSBO, la cosiddetta Dorsale Ausa, ed è in fase di avvio la procedura di gara con l’obiettivo di arrivare, entro la metà del 2022, all’avvio del cantiere. Si tratta di un nuovo collettore di grosso diametro (parallelo alla SS 16), e relativo impianto di sollevamento, che consentirà di intercettare le acque meteoriche del bacino dell’Ausa andandole ad immettere nell’omonimo deviatore, evitando che tali acque raggiungano la città. L’intervento, che prevede lavori per un importo di circa 6 milioni di euro, ha ottenuto un finanziamento ministeriale nell’ambito degli interventi finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico e l’adeguamento dei sistemi fognari.

L’avanzamento del piano. Il psbo procede su più fronti: nel tratto nord sono stati completati i lavori di separazione delle reti su cinque dei sette canali presenti (Sacramora, Turchetta, Pedrera Grande, Matrice, Sortie) trasformati in sfioratori per “sole acque meteoriche e di drenaggio”. Questi interventi hanno portato un primo, grande risultato: nelle ultime due estati nelle aree interessate dagli interventi del Piano non ci sono stati divieti di balneazione, con oltre 5 mila metri lineari di costa “liberata” e numero dei divieti emanati inferiore del 92% nel periodo di balneazione 2021 rispetto alla media dello stesso periodo negli anni 2011-2015, antecedenti all’avvio del PSBO.

Il terzo e ultimo stralcio della dorsale sud è prossimo al completamento. Gli interventi su questo collettore fognario, di strategica importanza per l’area compresa tra l’alveo del Marecchia e il confine con Riccione, prevedono la posa di circa 4km di un nuovo tratto a partire dal parcheggio Cervi fino al collegamento con l’ex depuratore Marecchiese, riconvertito in vasca di accumulo. Gli interventi sono arrivati nella fase finale (90%) ed è prevista la messa in servizio prima della prossima stagione balneare.

La separazione delle reti nel bacino del Roncasso a Miramare è stata completata per oltre il 95 %, e per l'estate 2022 saranno convogliate a mare le sole acque meteoriche.

Un ultimo intervento riguarda la separazione delle reti nell’area tra Torre Pedrera e Viserbella, che prevede lavori per circa 16 milioni di euro e si prefigge l’obiettivo di completare il processo di separazione delle reti fognarie nella zona nord di Rimini. L'intervento è stato suddiviso in 7 lotti per limitare il più possibile l’impatto sulla città. Sono stati completati i lavori del primo lotto ed avviati i lavori del secondo, del terzo e del quarto lotto, che comprende gli interventi sulle Vie Porto Palos, Angelini, Paglierani e Minguzzi e la realizzazione del relativo impianto di sollevamento Brancona, con il collegamento alla Dorsale Nord (Bellaria-Santa Giustina) e gli interventi sulle vie Domeniconi e Borghesi. I restanti lotti sono in fase di progettazione esecutiva e i lavori verranno avviati progressivamente a partire dai primi mesi del 2022.

Oltre agli interventi finalizzati alla salvaguardia della balneazione, il Gruppo Hera e il Comune di Rimini , come deliberato dal Consiglio Comunale il 1° aprile 2021, hanno integrato un ulteriore gruppo di interventi nella parte Sud di Rimini finalizzati ad un'ottimizzazione delle reti con lavori di potenziamento e razionalizzazione idraulica. Tali lavori, del valore complessivo di circa 11 milioni di euro, porteranno alla riduzione dei volumi esondati di circa il 95% consentendo così un significativo incremento della resilienza del sistema.

La storia del piano e gli eventi già completati. Il piano partì nel 2013 con interventi che, negli anni successivi, hanno portato progressivamente al rimodellamento della fognatura di Rimini Isola nel 2014, al raddoppio del Depuratore di Santa Giustina e alla realizzazione della Dorsale Nord nel 2015.

Successivamente è stata completata la realizzazione della vasca di laminazione Ospedale e l’impianto idrovoro Via Zavagli (2016), la riconversione dell’ex depuratore Marecchiese in area di laminazione (2020), lo scolmatore Mavone (2019) e l’impianto di sollevamento di via Santa Chiara (2020). Tra il 2019 e il 2020 sono entrate in esercizio le vasche di prima pioggia e laminazione di piazzale Kennedy, insieme alle connesse condotte sottomarine.

Il psbo protagonista del webdoc Adaptation. Il piano è fra i case histories di eccellenza del comparto fognario-depurativo al centro del webdoc Adaptation, progetto di “constructive journalism” dedicato alle migliori esperienze di adattamento al cambiamento climatico e navigabile online all’indirizzo www.adaptation.it.

Nel webdoc l’attenzione è concentrata sul depuratore di Santa Giustina, l’intervento tecnologicamente più importante del Piano e uno dei più grandi d’Europa con la tecnologia di ultrafiltrazione a membrana, e sul sistema di accumulo e laminazione di Piazzale Kennedy, già operativo ed in fase di test.

Oltre alle due tappe fondamentali del psbo, l’attenzione di Adaptation si è concentrata anche, più in generale, sui progetti, impianti, reti, laboratori, tecnologie e interventi infrastrutturali che qualificano il Gruppo Hera come attore decisivo per l’equilibrio idrico complessivo del territorio. Un servizio spesso invisibile ma fondamentale per preservare una risorsa così preziosa e renderla disponibile ogni giorno a oltre 3,5 milioni di persone. Sulla gestione del ciclo idrico fin dalla sua nascita la multiutility ha investito più di 100 milioni di euro all’anno, riuscendo a metterne in sicurezza il servizio e a garantirne la continuità anche in situazioni particolarmente critiche grazie a un modello di business resiliente e a un forte radicamento territoriale e perseguendone la piena circolarità nella gestione.