(Rimini) Lo stato di conservazione dei banconi della vecchia pescheria era già stato segnalato nel 2018 sia alla soprintendenza sia al sindaco di Rimini. Lo rende noto il consigiere comunale di Fratelli d'Italia Gioenzo Renzi. "Una segnalazione, sullo stato di conservazione dei banconi della Vecchia Pescheria, era stata inviata il 30 luglio 2018, da un privato cittadino, tramite lettera raccomandata, alla competente Soprintendenza Archeologica Belle Arti di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e al Sindaco", racconta Renzi. La lettera descrive “lo stato di gestione", definito "di particolare degrado, tale da non farlo riconoscere come monumento e quasi come se lo stesso debba essere lasciato in dimenticanza e trascuratezza, per soddisfare altri utilizzi di natura esclusivamente economica, che corrono il rischio di un danneggiamento irreparabile dello stesso”.
In particolare, "oltre agli utilizzi impropri dei banconi monumentali, venivano evidenziate le modalità poco compatibili di lavaggio giornaliero, attuato nelle prime ore mattutine, con idropulitrici e acqua ad alta pressione non abbia eliminato l’opera di consolidamento delle lastre di marmo, eseguita anni addietro, con incremento delle fessurazioni esistenti e il grave rischio di ulteriori rotture”. Sempre nella lettera "veniva richiesto l’intervento delle Autorità in indirizzo, per provvedere ad adottare immediate soluzioni a salvaguardia e valorizzazione del monumento. La missiva è rimasta senza risposta, nonostante le responsabilità di Sindaco e Soprintendenza".
Dopo due anni da tale segnalazione, "resta la necessità di un sopralluogo sullo stato di conservazione di tutti i banconi della Vecchia Pescheria, che in base alle evidenze (cfr. foto allegata) richiedono la necessità di un doveroso intervento di restauro per evitare ulteriori crolli. Riteniamo, anche doveroso disciplinare le modalità di fruizione compatibile e la manutenzione di tale Bene Culturale".