Rimini | Elezioni, Pizzolante trotta da San Marino alla Valmarecchia
Sergio Pizzolante, candidato alla Camera per il Pdl, si allontana un po’ dalle acque smosse del litorale riminese e dall’ossessione fogne, spostando la sua campagna elettorale nell’entroterra, da San Marino, dove ieri ha incontrato i lavoratori frontalieri, alla Valmarecchia alle prese con i problemi per il completamento della residenza sanitaria per anziani di Novafeltria.
San Marino, la ratifica degli accordi bilaterali e la questione dei 6mila lavoratori frontalieri, sono al quarto posto tra le sue ossessioni programmatiche. Ieri pomeriggio l’incontro tecnico tra il deputato uscente del Pdl e alcuni lavoratori, tra cui la guida del coordinamento frontalieri, Maurizio Morigi. Pizzolante ha ribadito di essere favorevole alla stabilizzazione fiscale dei lavoratori. “E’ già stata depositata nei mesi passati la mia proposta di legge, che ripresenterò immediatamente con l’avvio della prossima legislatura”.
Definisce “strategica” l’importanza “anche per i lavoratori frontalieri, della ratifica degli accordi per le doppie imposizioni”. Ratifica che potrebbe arrivare già nei primi mesi della prossima legislatura e che assieme all’“uscita dalla blacklist italiana” sarà uno degli “strumenti migliori per tutelare e ampliare l’area occupazionale del nostro territorio”, dice Pizzolante ai frontalieri.
Valmarecchia: ci sono tante cose da capire. Sergio Pizzolante vuole dare una mossa al completamento della rsa di Novafeltria. La soluzione della vicenda della residenza per anziani “come il passaggio di regione di cinque anni fa, è una richiesta che arriva direttamente dal territorio e di cui mi farò portavoce in Parlamento”, ha detto il deputato (che ha già in testa due o tre mosse) ai rappresentanti del nuovo comitato nato per dare voce alla struttura abbandonata.
“Per prima cosa presenterò un’interrogazione sul futuro della struttura sociosanitaria dell’Alta Valmarecchia, per capire che fine ha fatto la parte di finanziamento dello Stato di quel milione e settecentomila euro presente da anni nei bilanci e nei piani, ma che ancora non si è concretizzato in niente. Vogliamo quindi capire se il computo totale siano soldi reali o solo sulla carta. Vogliamo capire quali siano stati i motivi che hanno impedito alla Regione Emilia Romagna di dar seguito all’accordo conseguente alla Legge 117/2009 della Regione Marche per il completamento della Rsa di Novafeltria”. Il problema, secondo Pizzolante, nasce dalla possibilità che “Regione e Ausl di Rimini, con l’elaborazione di un nuovo ampliamento di quella struttura, abbiano messo solo la palla in calcio d’angolo, ideando un progetto che appare mirabolante e quindi più costoso, ma che non ha le necessarie risorse per stare in piedi. Tanto è vero che la richiesta di partecipazione finanziaria da parte dei Comuni, di questi tempi, risulta inverosimile. In questo, somiglia molto all’anello verde proposto dal Sindaco Gnassi”.